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VICARI GENERALI: TOMMASO DI NOVARA

Agostino insegna ai suoi monaci in una miniatura medioevale

Agostino "summum vas scientiae"

insegna ai suoi monaci

 

V° VICARIO GENERALE

TOMMASO DI NOVARA

(1453)

 

 

 

Hebbe Tomaso in Novara Città assai nobile della Lombardia i suoi natali vantando la prosapia la fameglia Torniella delle principali d'essa Città. Prese da Principio l'habito Agostiniano fra Padri Conventuali, appo de quali s'avanzò co'studij ad ogni posto d'honore havendo conseguito con ogni applauso et gloria la laurea Magistrale. Invaghito della novella osservanza di Lombardia a suoi tempi escita alla luce, et allettato dal santo essempio del Beato Compattriota Giovanni, con generosa risolutione passò dal Conventualismo all'osservanza

[Pag. 72] per quivi con spirito maggiore servir a Dio, et facilitarsi l'aquisto della Beatitudine. Entrato nella Congregatione fu subito stimato una ben soda colonna che potesse, unita all'altre, sostener la fabrica della novella republica di Christo.

Non mancava in Tomaso qualità, onde non fosse degno di perpetua lode, et ammiratione. Dotto, saggio, discreto, humile, zelante, et ricco d'ogni più desiderabile virtù. E bisogna ben dire rilucessero in Tomaso tutte quelle doti, et sante perogative, che si potessero in que' primi Padri della Congregatione bramare; mentre a pena l'osservanza prese forma di Congregatione, che nel Capitolo di Ferrara l'anno 1451, fu eletto Tomaso in primo Diffinitore, et poi fra due anni nel Capitolo di Milano 1453 con commune sodisfattione Vicario Generale, et nello stesso tempo Priore dell'insigne Monastero di Cremona.

Haveva egli genio, et tanto talento particolare alla predicatione, che perciò lo troveremo nel Capitolo di Crema 1452 deputato Predicatore alla Città di Tortona, et uscito dalla carica nel Capitolo di Cremona 1454, disposto per Cremona. Indi nel susseguente di Tortona 1455, dissegnato per Bergamo, non vedendo i Padri che la lucerna restasse sotto il modio celata, ma ben sì fosse riposta sopra il candeliere a publico beneficio di tutti. Altro di questo religioso Padre non troviamo ne Registri, onde si può credere, che l'anno 1455, in circa, se ne passasse a vita migliore.