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VICARI GENERALI: BASILIO DI RIPA

Agostino insegna ai suoi monaci in una miniatura medioevale

Agostino "summum vas scientiae

insegna ai suoi monaci

 

LII° VICARIO GENERALE

BASILIO DI RIPA

(1500)

 

 

 

Ripa é terra situata alle sponde del Lago Sabino, che diciamo d' Iseo, et é posta nel territorio di Bergamo, et pertinenze di Lovere. Da questa conobbe i suoi natali Basilio, ch'in età tenera da parenti mandato a Brescia appresso

[Pag. 173] un Zio suo Prete secolare, e quivi havendo fin all'ingresso della Religione guidato i giorni, d'alcuni, come dal Panfilo, Errera, et altri vien perciò ratione Domicilij chiamato Bresciano, come in opposto il Grati, il Fortana, et altri dal luogo dell'origine l'addimandano Bergamasco. Mostrò nelle scuole Basilio acutezza non ordinaria d'ingegno, e tenacità di memoria, havendo in età di quattordici anni perfettamente appreso quanto mai sogliano i Maestri delle scienze, e facoltà minori insegnare, che perciò applicato a i studij maggiori di Logica, et Filosofia, si diede anco per questa parte a conoscere di bellissimo intelletto, arrivando alla cognitione delle più difficili materie con quell'agevolezza, con che altri penetrano le più communi. L'anno 1462 et in età di dieciotto anni passò dal secolo alla Religione, havendo nel Monastero di S. Barnaba di Brescia preso l'habito della Congregatione per mano del Ven. P. Agostino di Crema, che n'era Priore. Qui datosi a sagri studij non si può esprimere quanto gloriosamente ne giungesse al termine, divenuto in breve corso d'anni dottissimo Theologo, peritissimo scritturista, et celebratissimo Predicatore. A pena fu Sacerdote ch'in saggio de suoi nobilissimi talenti compose, et recitò nel publico Capitolo Generale dell'Eremo l'anno 1467 un' elegantissima oratione latina pro nono Praelato eligendo (attione anco altre volte da lui essequita) non ostante fosse questa incombenza, come pur e di presente del Compagno del P. Vic. Gen. lasciando egli ogni mente di stupori ricolma, et ogni cuore pien di giubilo nelle speranze, che si se donava questo virtuoso Padre. Godè il privilegio de Predicatori Generali della Congregatione essendo fra questi stato annoverato ne Capitoli d'Alessandria, e di Bergamo gl'anni 1473 et 1474, sempre si mostrò zelantissimo dell'osservanza regolare, et culto di Dio, onde lo troveremo uno de più cari, et confidenti havesse il B. P. Bartolomeo di Palazzolo, che ravisando in Basilio spiccar chiarissimi attestati di religione et essemplarità, volle fosse quello, a cui più d'ogn' altro scoprisse gl'arcani del suo cuore, e le continue gratie, che dal Cielo riceveveva.

[Pag. 174] Era egli Priore di S. Barnaba di Brescia gl'anni 1492, 93, e 94, quando fabricò la bella libreria di quel Monastero, ornandola non meno con vaghe pitture d'Istorie, gieroglifici, et misterij, che di copiosi libri, et fu Basilio l'inventore di quella curiosa Nave Agostiniana che dipinta si vede in faccia della medesima Libreria, che poi con varij rabellimenti si é ultimamente tracopiata in tela, et posta l'anno 1659, sopra la porta principale della chiesa dalla parte anteriore dirimpetto al choro. Hebbe varij honorevoli impieghi dalla sua Congregatione, che alcune volte lo elesse Visitatore, altre Deffinitore, et finalmente nel Capitolo di Bergomo dell'anno 1500 Vicario Generale, in ogni officio essercitato, mostrando singolar avvedutezza, et prudenza, mercè non haver ad altro fine ordinato i suoi pensieri, che a quello dell'honor di Dio, et beneficio del prossimo. Fra tante occupationi non lasciò in otio il suo nobil imgegno, onde non s'applicasse alla compositione di varij operette, che pur si vedono nella Libreria di S. Barnaba di Brescia, et altrove a consolatione de virtuosi, et sono:

De vita privata Ad . R. Benignum de Ianua Vic. Gen.

De vita B. F. Bartolomaei de Palazzolo ad Reverendissimum Paulum de S. Genesio Episcopum.

Parabolica descriptio Ficulneae, et Cucurbitae.

Canciones Adventus.

Conciones Quaresimae.

Orationes in Caena Domini.

Orationes habitae in pluribus Cap. Gen. Congreg.

Uscito dal Vicariato Generale fu Basilio fatto Priore di Bergamo, qual Convento amministrò con ogni fedeltà, et santità gl'anni 1501, 1502, 1503, indi trasferitosi a Brescia rese quivi l'anima al Creatore, et fu nella chiesa di S. Barnaba con ogni honorevolezza sepolto.