Agostino "summum vas scientiae
insegna ai suoi monaci
LXXVIII° VICARIO GENERALE
GIOVANNI GALEAZZO DI S. ANGELO
(1526)
Chiamavasi Giovanni Galeazzo al secolo. Giovanni Francesco figlio di Deffendino Benazzij habitante a Borghetto territorio di Lodi, quantonque nella Religione sempre detto fosse Giovanni Galeazzo di S. Angelo. Vestì l'habito in Milano l'anno 1490, li 17 Gennaio, per mano del P. Giovanni Giacomo d'Olgiate all'hora Priore della Coronata.
[Pag. 239] Fin da più freschi anni diè saggio della congregatione di quello si poteva sperare, sortito havendo intelletto pellegrino, et ingegno versatile per l'acquisto di tutte le scienze. Amò in estremo i studij Theologici, et molto più quello de sagri canoni, a quali con particolar genio, e singolar assiduità applicato riuscì per questo capo sì celebre, che pari non trovava in tutta la Lombardia. In età ancor giovine fu dato Compagno al P. Vic. Gen., et servì due anni con ogni portualità li Padri Lorenzo di Cremona, et Marcellino di Milano; indi hebbe il maneggio di molti Conventi, et in specie di Milano, in ogni luogo, stato, et tempo facendosi conoscere per l'oracolo delle leggi, per un mostro di sapere. Riceveva da Concittadini et amici continuati tedij per conseglij, consulti, et instruttioni, et stimava quegli haver in ogni giudicio la sentenza favorevole, che armato compariva con i consulti del Barazzio. Gran Capitale di Lui fece sempre il famoso Alciati, ch'intimissimo di Giovanni Galeazzo, non ostante foss'egli in ogni genere di letteratura versato, pur godeva di sentir i suoi pareri, et da lui ricevere moltissime instruttioni. Ne men grato riuscì a cardinali diversi, Prencipi, Vescovi, e Grandi, che ne più difficili, et intricati dubij l'unico filo per uscir da laberinti era il conseglio, et dottrina del P. Barazzio, da tutti generalmente stimato per la cognitione delle leggi Pontificie, et ecclesiastiche impareggiabile. Riconobbe la Congregatione il suo gran merito con molti impieghi, quattro volte eletto havendolo Visitatore, sei fiate Deffinitore, altre vote Giudice delle cause ne Capitoli con privileggio della precedenza di tutti, levati quelli ch'erano al Deffinitorio, assistenti, et tre altre al Vicariato Generale assonto, cioè gl'anni 1526, 1531, et 1536. Li furno alcuni Vescovati essibiti, et in specie quelli di Lodi, et Como, ma egli che meglio amava abiectus esse in Domo Dei, che con tiara Pontificale governar popoli, con generoso rifiuto, se ne mostrò sempre lontano. Dopo l'anno 1536, in cui per la terza fiata governò la Congregatione alla Prioranza di Milano fu destinato. Indi sciolto da questo peso dal Capitolo Generale dell'Eremo l'anno 1538
[Pag. 240] venne con la deputatione di Frate che lo servisse, da ogni aggravio, et cura essentato con la gratia di preceder ogn'altro, levatone il Priore attuale; onde ivi leggiamo: Fr. Ioannes Galeaz. de S. Angelo quem de Congregatione benemeritum ab exploratam eius servitutem primum locum tenere post Priorem, et ob omni onere exemptum cum uno servitore per eum deligendo decernimus. Poco però hebbe Giovanni Galeazzo a godere di questo privilegio perché l'anno medesimo riposò nel Signore.