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VICARI GENERALI: FELICIANO DI CREMONA

Agostino insegna ai suoi monaci in una miniatura medioevale

Agostino "summum vas scientiae

insegna ai suoi monaci

 

 

CVI° VICARIO GENERALE

FELICIANO DI CREMONA

(1554)

 

 

 

Fra figli illustri dell'inclita Città di Cremona dobbiamo annoverare Feliciano Corradi religioso Eremitano di S. Agostino della Congregatione osservante di Lombardia. Brevi sono di lui le memorie, ma quanto brevi altrettanto più succose, leggendo noi ne gl'Istorici, che gran Filosofo fosse, eccellente Teologo, perito Canonista, et che sopra Pergami principali d'Italia sempre facesse il proprio valore spiccare.

[Pag. 295] S'arrollò a' figli d'Agostino l'anno 1521, per mano del P. Giustiniano di Cremona Priore del Monastero della Patria sua, ove poi in varij tempi conoscer fece la poria virtù sopra pulpiti, nelle Scuole, dalle Catedre, ne concessi, et in ogni luogo, et tempo, che l'occasione le somministrasse. Professò lettere humane in sommo grado, creduto a suoi giorni un sole dell'arte Rettorica, un Oracolo della Poesia. Orò latinamente con molta profondità di sapere, lasciando dopo di sè varij sermoni funebri, et d'altre materie latine, et volgari fatti in Torino, et altrove dotti, saggi, et eruditi, che manuscritti si leggono nella famosa Libreria di S. Agostino di Cremona. Per opra, e mezzo di Feliciano si cominciò l'anno 1553, il nobil edificio della volta fatta alla Chiesa di S. Agostino di Cremona in quella bellissima forma, che di presente si vede, sendosi poi la fabrica dopo la morte del buon Padre terminata l'anno 1559. Fu Compagno del P. Michele di Castelletto Vicario Generale suo compatriota l'anno 1540, nel qual officio diede alla Congregatione manifesto saggio di quanto si potesse dalla sua prudenza, zelo, et buon governo sperare. Hebbe l'honore del Vicariato Generale l'anno 1554, nel Capitolo di Viadana celebrato, ne li sarebbe altre volte mancata la stessa dignità, quanto il debol temperamento, et inferma natura di Feliciano non l'havesse alla morte condotto. Non vidde perciò l'anno intiero del suo Vicariato Generale, mentre nel corso della visita fu fermato il corso della sua vita, cedendo il posto al P. Giovanni Agostino di Bassano suo Antecessore, che sottentrò Vice Vicario Generale nel governo della Congregatione.