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Teologi agostiniani: MICHELE DA MASSA

Michele da Massa, immagine dalla Libreria del convento di S. Barnaba a Brescia

Michele da Massa

Libreria del convento

di S. Barnaba a Brescia

 

 

MICHELE DA MASSA

(Massa ... - Parigi 1337)

 

 

 

Così ne parla LANTERI, Illustriores Viri Augustinienses qui sanctitate et doctrina fluoruerunt, Tolentino, I, 1858):

«Michele Etrusco, detto da Massa dal luogo di nascita, cioè Massa Marittima nel territorio di Siena, fu uomo di grande ingegno ... e di amplissima cultura sacra e profana, tanto che pochi suoi contemporanei potevano stargli alla pari. Fu profondissimo in teologia, soprattutto morale, molto eloquente e particolarmente esperto nelle Scritture. Le opere preclare da lui composte in giovane età promettevano ancor meglio, ma la morte immatura di lui... deluse le speranze di tutti. Morì a Parigi ancora Baccelliere di Teologia nel 1337.

Le sue opere sono:

1) Grande volume sul primo libro delle Sentenze.

2) Sul I, II, III delle Sentenze, tre libri.

3) Commento di tutti i libri del Vecchio Testamento.

4) Commento dei Quattro Evangelisti, quattro libri.

5) Sulla Passione del Signore.

6) Sulle quattro virtù cardinali, due libri.

7) Sulle tre virtù divine, un libro.

8) Sui meriti e l'efficacia delle buone opere, un libro.

9) Sulla vita di Cristo, un libro.

10) Vari Sermoni.

11) Cose notevoli e questioni. E molti altri».

 

Di lui parla anche con somma lode il Tritemio celebrandone la sacra non meno che profana letteratura, l'acutezza d'ingegno, l'assiduità dello studio e l'eloquenza del ragionare e delle cui opere si può vedere il catalogo presso Gandolfi che ne seguita la morte a Parigi nel 1336 (Storia della Letteratura Italiana).