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Teologi agostiniani: ENRICO NORIS

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Enrico Noris

 

 

 

 

 

 

 

ENRICO NORIS

(Verona 1631 - Roma 1704)

 

 

 

Nacque a Verona nel 1631. Teologo e cardinale agostiniano, reggente degli studi a Pesaro (1658-62), a Perugia (1662-64), a Firenze (1664-66), finalmente a Padova (1666-72).

Chiamato da Cosimo III di Toscana, è nominato teologo del Granducato, precettore del figlio e professore di storia ecclesiastica all'Università di Pisa (1674-92). Amico di A. Magliabecchi, fu con Fulgenzio Bellelli e Gian Lorenzo Berti tra i maggiori esponenti dell'agostinismo italiano del Seicento; venne accusato dai gesuiti francesi di simpatie gianseniste a motivo degli scritti Historia pelagiana (1673) e Vindiciae augustinianae (ambedue non ritenute censurabili da Roma anche se, ancora fino alla metà del sec. XVIII l'inquisizione spagnola ne vieterà la lettura e sarà necessario l'intervento di Benedetto XIV perchè se ne autorizzare la diffusione).

Prefetto della Biblioteca Vaticana, nel 1692 è nominato da Innocenzo XII primo custode della Biblioteca Vaticana e nel 1695 creato cardinale. Lo stesso papa gli conferisce la dignità di bibliotecario di Santa Romana Chiesa.

Fu uno dei maggiori eruditi del XVII secolo, ammirato da molti grandi del tempo per le sue vaste e sicure conoscenze in storia sacra e profana, archeologia, cronologia e numismatica. Numerosa la produzione letteraria. In campo teologico, come per tanti confratelli, si dovette difendere dall'accusa di baianismo e giansenismo.

Morì a Roma nel 1704.