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Musei virtuali: Architettura

La corte cosiddetta dei Frati

La corte cosiddetta dei Frati

 

 

IL MUSEO VIRTUALE MONUMENTALE

 

 

 

Il paese di Cassago conserva ancora oggi alcune interessanti ville da nobile che furono costruite nel Medioevo e dal Cinquecento in poi.

Tre queste è necessario ricordare la Villa Romagnoli ai Campi Asciutti, che dopo la scomparsa della Villa Visconti, si presenta come la villa signorile di maggior prestigio e rilevanza architettonica di Cassago. Sorge discosta dal centro del paese, costituendo una frazione con tutti gli annessi fabbricati, e si affaccia a terrazzo sull’avallamento del torrente Bevera. Già casa di campagna dei conti Romagnoli, è una costruzione settecentesca barocchetta perfettamente omogenea nel complesso così come nei particolari, assai ben esemplificativa delle tipologie intermedie fra le ville di “delizia” e le case padronali di tipo signorile. Alle ville di delizie assomiglia per la rigorosa costruzione architettonica e la tecnica costruttiva. Delle case padronali conserva una certa sobrietà decorativa, la contenuta volumetria e l’assenza di saloni di una particolare rilevanza o monumentalità. L’aspetto più notevole è l’imponente scenografia ambientale cui contribuisce lo schema a L della villa, con una seconda ala minore costituita da una Cappella gentilizia. Il portico è di tipo usuale in ambito brianzolo, a tre fornici con archi appena ribassati, sormontato da un balconcino con ringhiera in ferro battuto. Un dislivello naturale tra giardino e cortile ha prodotto una magnifica scalinata che culmina con uno spettacolare cancello in ferro battuto di squisita fattura. La villa ospita da anni l’Istituto religioso dei Guanelliani che hanno in parte modificato le destinazioni d’uso dei locali e soprattutto del parco e dei giardini trasformati in campi di calcio e serre.

Altra villa di grande importanza storica è la Villa Lurani-Pedroli che sorge nella frazione attualmente denominata Zizzanorre, tuttora isolata in una valle paesaggisticamente interessante e integra (è la porta di accesso al Parco della Valletta). In questo ambiente si può scoprire un’antica villa padronale di cui si parla in un diploma del 1162 firmato dal Barbarossa. La struttura, notevolmente recuperata dagli attuali proprietari, si presenta come un semplice fabbricato a U con accesso mediante un androne. Il corpo nord è un triplo portico colonnato a tre fornici di tipo proto barocco dalle tipiche proporzioni seicentesche. Questa villa fu usata come residenza padronale, collegate strettamente alle attività agricole. A fianco del corpo principale sussistono alcuni rustici neogotici con finestre archiacute. Nel salone padronale un poderoso camino porta un affresco con lo stemma dei nobili Nava.

Sul suo territorio sorgono ancora oggi quattro chiese le cui origini affondano alla prime età medioevale come è attestato dal Liber Notitiae di Goffredo da Bussero (XIII secolo) che le cita.