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Agostino e il bambino in riva al mare
LE CONFESSIONI di Agostino
INDICE DEI NOMI
ABRAMO: l'antico patriarca dell'Antico Testamento, capostipite d'Israele e del mondo arabo. 3. 7. 13; 9. 3. 6
ACCADEMICO: filosofo del mondo greco appartenente alla scuola filosofica fondata da Platone nei giardini dell'eroe ateniese Academo, e caduta nello scetticismo a partire dal secolo II a.C. (cfr. 5. 6. 10, 10. 19). Nel V secolo d.C. fu dominata, con Proclo, dal neoplatonismo. 5. 10. 19, 14. 25; 6. 11. 18
ADAMO: il primo uomo creato da Dio e progenitore degli uomini 1. 9. 14; 5. 9. 16; 8. 9. 21, 10. 22; 9. 13. 34; 13. 20. 28, 21. 30
ADEODATO: l'amato e straordinario figlio di Agostino. Nato nel 372, seguì il padre in Italia, a Milano e Cassiciaco, dove partecipa in second'ordine alle discussioni, dimostrando ingegno vivace e interessi filosofici anche in giovane età. Morì precocemente nel 389. 9. 6. 14, 12. 29
AFRICA: nell'antichità era così designata abitualmente la parte settentrionale e occidentale del continente nero, suddivisa in alcune province sotto il dominio romano sino alla fine del secolo IV e all'invasione dei Vandali. Il cristianesimo vi ebbe immediato sviluppo e vi trovò alcuni dei suoi più appassionati difensori, fra cui Cipriano e lo stesso Agostino. 5. 12. 22; 6. 2, 15. 25; 9. 3. 6, 8. 17
AFRICANO: relativo alla regione dell'Africa settentrionale. 8. 6. 14
ALESSANDRINO: originario di Alessandria, la principale città dell'Egitto ellenistico, sul delta del Nilo. 10. 33. 50
ALIPIO: amico fraterno di Agostino e suo concittadino, ma di età minore. Ne fu discepolo a Tagaste e a Cartagine, lo ritrovò a Roma e quindi lo seguì a Milano nella sua veste di impiegato governativo. Con Agostino e Nebridio coltivò gli studi filosofici e religiosi. Fu presente a Cassiciaco da dove si recava a Milano per i suoi impegni. Con Agostino prese il battesimo nel 387 e tornò in Africa. Divenne vescovo di Tagaste e non perse mai i contatti con l'amico e maestro nella lotta contro i donatisti e i pelagiani, che lo portò altre volte in Italia, inviato al Papa e all'imperatore Onorio. Presso Agostino, a Ippona, si rifugiò ancora durante l'invasione africana dei vandali. Incerta la data della sua morte. 6. 7. 11, 12, 9. 14, 15, 10. 16, 12. 21, 16. 26; 7. 19. 25; 8. 6. 13, 14, 8. 19, 11. 27, 12. 28, 29, 30; 9. 4. 7, 8, 6. 14
AMBROGIO: dottore della Chiesa, nato in Gallia di nobile famiglia fra il 330 e il 340. Portato ben presto a Roma dalla madre con i fratelli Satiro e Marcellina, vi fu educato e ancor giovane ebbe la nomina a governatore delle province di Liguria ed Emilia; ma i milanesi lo vollero loro vescovo alla morte di Ausenzio (a. 374). Come tale lo conobbe Agostino, che fu illuminato dal suo insegnamento e da lui avviato al battesimo. Epiche le sue lotte contro gli ariani, durante le quali si oppose persino all'imperatrice Giustina (a. 385-386) e all'imperatore Teodosio (a. 390). Moriva poco dopo, il 4 aprile del 397. Efficace la sua oratoria, numerose le sue opere esegetiche, morali e liturgiche in prosa, e fortunati i suoi inni sacri. 5. 13. 23; 6. 1. 1, 2. 2, 3. 3, 4. 6, 11. 18; 8. 2. 3, 6. 15; 9. 5. 13, 7. 15, 12. 32
AMBROSIANO: relativo ad Ambrogio ed alla chiesa milanese 9. 7. 16
ANASSIMENE: filosofo di Mileto, vissuto nel VI secolo a.C. Fece derivare tutte le cose dall'aria, convenientemente rarefatta o condensata. 10. 6. 9
ANTONIO: santo eremita egiziano, vissuto tra il IV e il V secolo. Ne scrisse una biografia sant'Atanasio. 8. 6. 14, 15, 12. 29
ANUBI: divinità infernale dell'antico Egitto, raffigurata con l'aspetto di uno sciacallo. 8. 2. 3
APOLLINARISTA: eretico, seguace del vescovo siriaco Apollinare, vissuto nel IV secolo, secondo cui il Verbo assunse dell'uomo soltanto la carne, mentre quale anima razionale vigeva in lui quella divina. 7. 19. 25
ARIANO: fedele cristiano seguace delle idee proclamate da Ario, prete eresiarca che sostenne l'unità di Dio e quindi l'eterogeneità del Verbo creato. Questa dottrina fu condannata solennemente dal concilio di Nicea nel 325, ancora vivente il suo autore. In tale occasione venne professato il Credo che ancora oggi si annuncia nella chiesa cattolica 9. 7. 15
ARISTOTELICO: seguace del pensiero di Aristotele, il grande filosofo greco (384-322 a.C.). Fra le sue numerosissime opere di metafisica, logica, etica, politica, scienze naturali, il giovane Agostino lesse la prima parte dell'Organon di logica, che ha per titolo Le categorie e tratta degli attributi, sostanziali o accidentali, delle cose. 4. 16. 28
ATANASIO: santo vescovo di Alessandria, sua città natale (a. 296-373), campione della fede cattolica contro l'eresia ariana. 10. 33. 50
ATENIESE: abitante di Atene, ove nel 50, durante il suo secondo viaggio apostolico, san Paolo tenne un celebre discorso contro gli idoli e intorno all'unico Dio. 7. 9. 15
BABILONIA: capitale dell'impero semitico della Mesopotamia meridionale, sul corso inferiore dell'Eufrate. Gli ebrei vi furono deportati dai suoi sovrani nel secolo VI a.C., e la splendida città per essi simboleggiò sempre corruzione e superbia. 2. 3. 8
BABILONICO: relativo alla città di Babilonia 8.2.4
CARTAGINE: porto di origine punica di primaria importanza attivo sulle coste settentrionali dell'Africa occidentale, ancor dopo la sua sconfitta per opera di Roma, e una delle città più notevoli dell'impero, centro di cultura, con scuole famose di oratoria e diritto. Nei secoli II e IV vi fiorì il cristianesimo. 1. 13. 22; 2. 3. 5; 3. 1. 1; 4. 7. 12; 5. 3. 3, 7. 13, 8. 14, 11. 21; 6. 7. 11, 9. 14, 10. 17; 7. 2. 3; 10. 16. 25, 21. 30
CARTAGINESE: relativo alla città di Cartagine 4. 16. 28; 6. 7. 11
CASSICIACO: nome della località nei pressi di Milano (l'odierno Cassago Brianza), dove, ospiti di Verecondo, Agostino e i suoi amici si appartarono nella villa dell'amico Verecondo in preparazione al battesimo fra il 386 e il 387. L'identificazione della località non è più dubbia: dopo gli studi del Novecento fra cui va ricordato quello fondamentale di Filippo Meda (in S. Agostino, Milano 1930, pp. 31 s.; e La controversia sul "rus cassiciàcum", in Miscellanea agostiniana, t. II, Roma 1931, pp. 49-59) la critica storiografica moderna nuovamente la riconobbe, secondo la tradizione, in Cassago, un paese della Brianza centrale. 9. 3. 5. In questa località Agostino scrisse I Dialoghi. Cfr. La Vexata quaestio.
CATILINA: Lucio Sergio, uomo politico romano combattuto da Cicerone, e vinto nel 63 a.C., per le sue cospirazioni e attentati contro la repubblica. Le sue imprese furono poco dopo narrate dallo storico Sallustio. 2. 5. 11
CESARE: appellativo generico per designare re e potenti, dal cognome del grande Caio Giulio, degli imperatori romani. 5. 3. 5
CHERUBINO: angelo dell'ottavo coro. 12. 22. 31
CICERONE: Marco Tullio, uomo politico e oratore romano (106-43 a.C.), autore, tra le altre numerosissime opere retoriche e filosofiche, di un trattato ora perduto, l'Hortensius, che, a detta di Agostino (3. 4. 7), conteneva "un'esortazione allo studio della filosofia". 3. 4. 7; 8. 7. 17
CIPRIANO: santo vescovo di Cartagine, impegnato con scritti notevoli e zelo ardente a sostenere l'unità della Chiesa, la fede e la concordia del suo popolo in delicate situazioni e nella persecuzione di Decio. Morì egli stesso martire nel 258. 5. 8. 15
CREUSA: moglie di Enea, perita durante la fuga da Troia nella notte dell'incendio della città e tosto apparsa al marito, cui predisse le future fortune, come narra Virgilio nell'Eneide. 1. 13. 22
CRISTIANO: 4. 3. 4; 5. 5. 9, 11. 21; 6. 1. 1, 11. 19; 7. 19. 25; 8. 2. 3, 5. 10, 6. 14; 9. 3. 5, 6, 4. 8, 8. 17
CRISTO: figura centrale della spiritualità cristiana 1. 11. 17; 3. 4. 8, 6. 10; 5. 9. 16, 14. 25; 1. 1, 4. 5; 7. 5. 7, 7. 11, 18. 24, 19. 25, 20. 26, 21. 27; 8. 2. 3, 4, 4. 9, 5. 12, 12. 29; 9. 1. 1, 4. 7, 8. 17, 12. 33, 13. 34; 10. 43. 68, 70; 11. 2. 4, 22. 28; 13. 7. 8, 12. 13, 18. 23, 21. 31
DANAE: figlia del re Argo Acrisio, dalla quale Giove, raggiuntala con una pioggia d'oro, ebbe un figlio, Perseo. 1. 16. 26
DAVIDE: re d'Israele, cui è attribuita buona parte dei salmi biblici. 3. 7. 13; 9. 4. 8; 10. 31. 46
DAVIDICO: 10. 33. 50
DIDONE: mitica regina di Cartagine, cantata da Virgilio nell'Eneide, che per il suo amore sfortunato verso Enea si uccise gettandosi su una pira ardente e trafiggendosi con la spada dell'eroe. 1. 13. 20, 21
EBRAICO: 11. 3. 5
EGITTO: paese di antica storia, lungo il corso inferiore del Nilo, ove gli israeliti soggiornarono intorno alla metà del II millennio, finché Mosè, quand'erano ormai ridotti in servitù, li ricondusse nella terra promessa di Canaan. 7. 9. 15
EGIZIANO: 7. 9. 15; 8. 6. 14
ELIA: profeta d'Israele, vissuto nel secolo IX a.C. sotto il regno di Achab, di cui denunziò l'idolatria e le impurità. Perseguitato dal re, si ritrasse per qualche tempo in solitudine, nutrendosi col pane e la carne che, secondo la promessa di JHWH, i corvi gli recavano mattina e sera. Più tardi, a Zarepta, accolto da una povera vedova, assistito amorevolmente e a lungo, compì per lei, in compenso, strepitosi miracoli. 10. 31. 46; 13. 26. 41
ELPIDIO: polemista antimanicheo, udito non invano da Agostino a Cartagine prima di recarsi a Roma. Ignoto altrimenti. 5. 11. 21
ENEA: eroe troiano, spinto dal suo destino a peregrinare per il Mediterraneo dopo il saccheggio di Troia. Approdato a Cartagine, vi ispirò un infelice amore alla regina Didone, prima di insediarsi nel Lazio e avviare in questa regione le fortune di Roma. L'Eneide di Virgilio, che ne canta le peripezie, fu letta e studiata nelle scuole fin dall'antichità e fu oggetto di studio e di commento anche a Cassiciaco. 1. 13. 20, 21, 22
EPAFRODITO: "fratello, collaboratore e commilitone" di san Paolo (Fil. 2. 25), cui recò gli aiuti che i fedeli di Filippi vollero inviargli mentre era in difficoltà, graditi dall'Apostolo soprattutto come atto di carità ed offerta fatta a Dio. 13. 26. 39
EPICURO: filosofo ateniese (342/1–271/70 a.C.). Predicò la vita appartata e la serenità interiore, il disinteresse degli dèi beati per il mondo, e la dissoluzione nel tempo dei corpi come degli spiriti. 6. 16. 26
ESAÙ: figlio d'Isacco, gemello di Giacobbe, ma partorito per primo. Cedette questa primogenitura al fratello per ottenere, mentre era affamato, un piatto di lenticchie. 7. 6. 10, 9. 15; 10. 31. 46
EVA: la prima donna, moglie di Adamo, che fu indotta dal serpente al peccato originale. 1. 16. 25; 5. 8. 15; 13. 13. 14
EVODIO: concittadino di Agostino, che incontrò a Milano e seguì in Africa servendo Dio e divenendo vescovo di Uzali. 9. 8. 17, 12. 31
FAUSTO: numida, vescovo ed esponente assai brillante del manicheismo in Africa sul finire del secolo IV, conosciuto da Agostino a Cartagine e da lui più tardi combattuto nel trattato contra Faustum. 5. 3. 3, 6. 10, 7. 13, 13. 23; 6. 11. 18
FILIPPESI: di Filippi in Macedonia, ove san Paolo nel corso del suo secondo viaggio apostolico, verso il 50, fondò la prima comunità cristiana in Europa. A questi fedeli diresse una delle sue lettere come a suoi saldi seguaci e generosi sostenitori. 13. 26. 39, 40
FIRMINO: facoltoso e colto amico di Agostino, da lui frequentato durante il soggiorno milanese, curioso di astrologia. 7. 6. 8, 9, 10
FOTINO: eresiarca, vescovo di Sirmio in Pannonia, di cui era nativo, morto nel 376. Le sue dottrine su Cristo, come uomo nato dallo Spirito Santo e da Maria, furono condannate in parecchi concili. 7. 19. 25
GALATA: di Galazia, nel centro dell'Asia Minore, ove una popolazione di origine celtica migrò durante il II secolo a.C., e che dal I secolo a.C. con altre terre limitrofe costituì una provincia romana. San Paolo l'evangelizzò nel corso del suo primo e secondo viaggio apostolico, tra il 45 e il 50, e indirizzò a quei fedeli una delle sue lettere, in cui li rimprovera di prestare orecchio ai suoi avversari, a chi denigrava il suo apostolato e la sua dottrina. 13. 13. 14
GENESI: il primo libro della Bibbia, così chiamato dal suo contenuto, ossia la descrizione dell'origine del mondo, dell'uomo e del popolo ebraico. La sua compilazione, come quella dei quattro libri successivi, è tradizionalmente attribuita a Mosè. 12. 14. 17, 22. 31, 26. 36
GERIO: oratore siriaco, esperto di greco e di latino, attivo a Roma, cui Agostino dedicò il trattato giovanile De pulchro et apto. 4. 14. 21
GERUSALEMME: antichissima città di Canaan, capitale del regno di Giuda, centro religioso e politico del popolo ebraico e immagine della patria, della pace celeste. 9. 13. 37; 10. 35. 56; 12. 16. 23; 13. 9. 10
GERVASIO: santo martire, figlio, secondo la tradizione, dei patrizi ravennati san Vitale e santa Valeria. Il suo corpo fu ritrovato da sant'Ambrogio insieme a quello del fratello san Protasio nella basilica dei santi Nabore e Felice il 17 giugno del 386 e traslato nella basilica Ambrosiana, suscitando innumerevoli miracoli. 9. 7. 16
GESÙ: 1. 11. 17; 3. 6. 10; 7. 9. 14, 18. 24, 20. 26, 21. 27; 8. 5. 12, 12. 29; 9. 1. 1, 4. 7, 9; 10. 43. 68; 11. 2. 4
GIACOBBE: figlio d'Isacco, gemello di Esaù. Ottenne, benché partorito per secondo, la primogenitura dal fratello con un piatto di lenticchie e divenne, dopo Abramo e Isacco, patriarca d'Israele. Fu padre di Giuseppe e di altri dodici figli, che saranno i capostipiti delle tribù ebraiche. Ormai ridotto a cecità nella tarda vecchiaia, annunciò tuttavia ai figli le fortune delle loro discendenze; e all'atto di benedire il primo e il secondogenito di Giuseppe, Manasse ed Efraim, che il padre gli presentò com'era consuetudine, a destra e a sinistra, impose sul primo la mano sinistra e sul secondo la mano destra, segno di preminenza e indice del più ampio sviluppo della sua tribù. 3. 7. 13; 7. 6. 10, 9. 15; 10. 34. 52
GIORDANO: fiume che limita a oriente la terra di Canaan, scorrendo dal monte Ermon al mar Morto. Lontano da Gerusalemme, in terra galilea, dal suo alto corso l'autore del salmo 41 cantò la propria nostalgia per la città sacra e il tempio di JHWH. 13. 12. 13
GIOVANNI: detto il Battista, visse nel deserto di Giudea, cibandosi di locuste e di miele selvatico e predicando il prossimo avvento del Redentore. 10. 31. 46
GIOVE: somma divinità dell'Olimpo romano, signore dei fulmini e dei tuoni, ma pure dedito a frequenti amori con donne mortali, fra cui Danae, descritti nella letteratura e rappresentati nel teatro classico. 1. 16. 25, 26
GIUDEO: appellativo degli ebrei, tratto da una delle loro tribù, quella di Giuda, attorno alla quale si stabilì nel meridione della Palestina, a partire da secolo X a.C., il regno omonimo. 5. 11. 21; 13. 23. 33
GIULIANO: Flavio Claudio, imperatore di Roma dal 361 al 363, valoroso soldato. Cristiano apostata, combatté la sua antica religione con scritti e leggi ostili. 8. 5. 10
GIUNONE: dea romana, sposa di Giove. Nella guerra troiana favorì i greci e ostacolò poi Enea mentre, come canta Virgilio nell'Eneide, cercava di raggiungere l'Italia e di rinnovarvi le fortune della patria distrutta. 1. 17. 27
GIUSEPPE: figlio di Giacobbe, padre, fra gli altri, di Manasse ed Efraim. Venduto ancora ragazzo dai fratelli a certi mercanti egiziani, in Egitto salì alle più alte cariche presso la corte del faraone tra il XVIII e il XVII secolo a.C. 10. 34. 52
GIUSTINA: seconda moglie dell'imperatore Valentiniano I e madre di Valentiniano II. Fautrice dell'arianesimo, perseguitò in tutti i modi, fra il 385 e il 386, il culto cattolico a Milano, cosicché il vescovo Ambrogio e i suoi fedeli si asserragliarono, nel febbraio del 386, entro la basilica Porziana. Davanti all'avanzata di Massimo in Italia, dovette finalmente rifugiarsi presso Teodosio, a Tessalonica. 9. 7. 15
GRECO: relativo alla regione e cultura della Grecia 1. 13. 20, 14. 23; 3. 4. 8; 4. 14. 21; 7. 9. 13; 9. 12. 32; 10. 12. 19, 20. 29; 1. 3. 5; 13. 23. 33
IPPOCRATE: nativo di Cos, vissuto nel secolo V a.C., fu un famoso medico dell'antichità. Dal suo nome s'intitola una raccolta di vari scritti di medicina, compilata in un periodo esteso di tempo, che godette di grande prestigio. 4. 3. 5
ISACCO: figlio di Abramo, padre di Esaù e Giacobbe, patriarca d'Israele. Vecchio e cieco, fu ingannato dalla moglie Rebecca e da Giacobbe, sì che benedisse costui in luogo di Esaù, trasmettendogli l'eredità di Abramo e la guida del popolo eletto. 3. 7. 13; 10. 34. 52
ISAIA: profeta d'Israele, il primo dei quattro maggiori, vissuto nella seconda metà del secolo VIII a.C. Il libro della Bibbia a lui intitolato ne contiene le vicende e soprattutto le profezie ardenti, che predicano la potenza di JHWH e descrivono la venuta del Messia. 9. 5. 13
ISRAELE: nome imposto da Dio stesso a Giacobbe, e dopo di lui esteso alla sua discendenza, ossia all'intero popolo ebraico. 9. 10. 24; 10. 34. 52
ITALIA: la terra ove approdò Enea dopo lunghe peripezie, dandovi origine al popolo e allo Stato romano. 1. 17. 27
ITALICO: relativo al territorio e alla cultura dell'Italia 6. 10. 16; 9. 6. 14
LATINO: relativo alla regione laziale abitata dal popolo dei Latini 1. 13. 20, 14. 23; 4. 14. 21; 5. 6. 11; 7. 9. 13; 8. 2. 3; 10. 12, 19. 20. 29; 11. 3. 5
LIBANO: catena montuosa tra la Siria e la Palestina, ricca di cedri e di altre piante preziose. 8. 2. 4
MACEDONIA: regione settentrionale della penisola greca, lungo l'Egeo, caduta dopo un periodo di splendore sotto il dominio romano. San Paolo nel corso del suo secondo e terzo viaggio apostolico, tra il 50 e il 55, vi costituì fervide comunità di cristiani, specialmente a Filippi. 13. 25. 38, 26. 40
MADAURA: città della Numidia, non lontana da Tagaste, fiorente di scuole nell'età imperiale, dove Agostino frequentò un corso di studi in età giovanile. 2. 3. 5
MANI: fondatore della religione manichea, nato in Persia nel 216 e là crocifisso per le idee che predicava nel 277. Il manicheismo, che ebbe rapida ma effimera fortuna nell'Oriente romano, inserendo dottrine della filosofia greca, della gnosi e del cristianesimo nella tradizionale religione persiana di Zoroastro, afferma l'esistenza di due principi opposti increati ed eterni: Bene-Luce, e Male-Tenebre, che si contrastano nell'animo dell'uomo e sono all'origine del cosmo. L'approfondimento del problema del male e la morale ascetica propugnata dal manicheismo ne spiegano l'attrazione e ne favorirono la diffusione tra i cristiani, ove assunse gli aspetti di una vera eresia. Vi cadde per un certo periodo della sua vita, tra i venti e i trent'anni, Agostino stesso, che ne fu poi uno dei più valorosi oppositori. 5. 3. 6, 5. 8, 7. 12, 13
MANICHEO: relativo alle teorie professate da Mani, personaggio iranico di grande prestigio religioso e culturale nel mondo mediorientale. 3. 10. 18, 12. 21; 5. 3. 3, 7. 12, 10. 19, 11. 21, 13. 23, 14. 24, 25; 6. 1. 1, 7. 12; 9. 4. 8
MARIA: la Vergine Madre di Cristo. 5. 10. 20
MARTE: dio romano della guerra. Col suo nome è anche designato il quarto pianeta solare. 4. 3. 4
MEDEA: figlia di Eeta, re della Colchide, aiutò Giasone a recuperare il vello d'oro dell'ariete su cui erano fuggiti dalla Grecia Frisso ed Elle; lo seguì nel ritorno in patria, ma a Corinto, presa da gelosia verso Glauce, uccise la rivale e i propri figli, fuggendo poi attraverso l'aria alla volta di Atene sopra un carro trainato da draghi alati, come narrarono, fra i poeti latini, Ovidio (Met. 7. 218-37; Fast. 2. 41; Trist. 3. 8. 3. s.) e Seneca nell'omonima tragedia (vv. 1023-25). 3. 6. 11
MILANESE: 6. 6. 9; 8. 6. 13; 9. 5. 13, 7. 15
MILANO: città insubre dell'Italia settentrionale, caduta sotto il dominio di Roma nel II secolo a.C., particolarmente florida nel tardo impero e divenuta la sede del governatore della Liguria e di altri importanti magistrati nel corso del secolo IV. Il vescovado di Ambrogio (a. 374-97) le assicurò un non minore prestigio religioso. 5. 13. 23; 6. 10. 16, 17; 8. 6. 15; 9. 6. 14
MINERVA: dea romana della saggezza, delle arti e delle armi. 8. 2. 3
MONICA: santa, moglie di Patrizio, madre di Agostino. Educata cristianamente dai genitori, fu sposa mansueta e paziente, madre esemplare per la dedizione al vero bene del figlio. Abbandonata da Agostino sul lido di Cartagine, lo raggiunse più tardi a Milano, ove si adoperò con Ambrogio per la sua conversione. Assieme al figlio si mise in viaggio per tornare in Africa, ma ad Ostia morì piamente nell'autunno del 387. 9. 13. 37
MOSÈ: liberatore del popolo ebraico dalla servitù d'Egitto, sua guida verso la terra promessa nella seconda metà del II millennio a.C. Gli è attribuita la compilazione della Genesi e dei quattro libri successivi della Bibbia, sotto l'ispirazione divina. 3. 7. 13; 11. 2. 4, 3. 5; 12. 14. 17, 15. 22, 16. 23, 17. 24, 20. 29, 23. 32, 24. 33, 25. 34, 35, 26. 36, 30. 41
NEBRIDIO: nativo di una località vicina a Cartagine, uditore di Agostino mentre professava la retorica in questa città e a lui legato poi da fedele amicizia. Lo raggiunse a Milano, spinto da ardente desiderio di sapienza e verità. Sottile ragionatore, divenne assistente del grammatico Verecondo, abbandonò con Agostino il manicheismo, e nella fede cattolica, in perfetta castità, finì la sua vita in Africa anteriormente alla composizione delle Confessioni. 4. 3. 6; 6. 7. 11, 10. 17, 16. 26; 7. 2. 3, 6. 8; 6. 13, 14; 9. 3. 6, 4. 7
NETTUNO: il dio romano del mare. 8. 2. 3
NOÈ: l'uomo giusto, che Dio salvò con i suoi dal diluvio nell'arca, che benedisse, ponendo a sua disposizione e in suo potere tutti gli animali della terra e del mare. 10. 31. 46
OCEANO: il grande fiotto marino che circonda la terra abitata. 10. 8. 15
OMERO: il primo e più grande poeta della letteratura greca, cui furono attribuite l'Iliade e l'Odissea, storie di dèi e di eroi impegnati nella guerra di Troia e poi nei ritorni in patria; oggetto di studio nelle scuole dell'antichità sia greche che latine. 1. 14. 23, 16. 25
ONESIFORO: fedele discepolo di san Paolo, che soccorse con i propri familiari ad Efeso, ricercò e sostenne a Roma durante la prigionia (a. 67). 13. 25. 38
ORESTE: figlio di Agamennone e Clitennestra. Fuggendo dalla patria, Argo, per avere ucciso la madre, capitò in Tauride con Pilade, e quando il re del paese, Toante, lo minacciò di morte, si aprì una nobile gara fra i due amici, che pretesero entrambi di essere Oreste. La scena fu rappresentata con successo nei teatri romani, ad esempio, come ricorda Cicerone (Fin. 5. 22. 63; cf. ib. 2. 24. 79; Lael. 7. 24), da Pacuvio (3651 Ribbeck3). 4. 6. 11
ORTENSIO: Quinto Ortalo, grande oratore romano (114-50 a.C.), a cui Cicerone, suo rivale, dedicò nel 45 il trattato omonimo, introduttivo ed esortatorio allo studio della filosofia, letto con frutto da Agostino, ma ora perduto (le testimonianze e i frammenti superstiti in C. F. Müller, Ciceronis scripta omnia, p. IV, vol. III, Lipsia 1879, pp. 313-327). 3. 4. 7; 8. 7. 17
OSTIA: antico porto di Roma, alle foci del Tevere, particolarmente florido di commerci nell'età imperiale, quando vi si moltiplicarono i granai, i magazzini, i bagni, i teatri, edifici d'ogni genere. Sede di un vescovado cristiano fin dal secolo III, comincia però allora a decadere. 9. 8. 17, 10. 23, 11. 28
PAOLO: il grande apostolo del cristianesimo (anche Agostino spesso lo designa semplicemente come "l'Apostolo"). Dalla Palestina passò a predicare nell'Asia Minore, in Grecia e infine a Roma, ove morì martire nel 67. Di lui il Nuovo Testamento conserva quattordici lettere indirizzate a varie comunità cristiane o a discepoli. 7. 21. 27; 8. 4. 9, 6. 14; 13. 25. 38, 26. 40
PAOLO: proconsole romano, incontrato da san Paolo in Pafo di Cilicia durante il suo primo viaggio apostolico, circa l'a. 47, e da lui convertito al cristianesimo. 8. 4. 9
PATRIZIO: cittadino romano di libera condizione del municipio africano di Tagaste, modesto proprietario terriero, marito di Monica, padre di due figli, Agostino e Navigio, e di una figlia. Di religione pagana, uomo violento e autoritario, fu tratto al cristianesimo dalle virtù della moglie e morì nel 369 o 370. 9. 9. 19, 13. 37
PILADE: figlio di Strofio, re della Focide, e amico di Oreste, che accompagnò nei suoi viaggi e tentò di salvare sostituendosi a lui, quando in Tauride fu minacciato di morte dal re del paese. 4. 6. 11
PLATONICO: filosofo, secondo la denominazione di Agostino, della nuova scuola platonica, ossia neoplatonica, seguace dell'egiziano Plotino, che insegnò a lungo in Roma nella seconda metà del secolo III. Sintesi di pitagorismo, platonismo e stoicismo, non lontano dalla stessa dottrina cristiana, il pensiero neoplatonico poneva a principio di tutto l'Uno, indeterminabile ed eterno, da cui emanano l'Intelligenza e l'Anima del mondo, quindi via via la realtà fino alla materia bruta. Questi elementi compaiono anche nell'uomo, che con l'estasi aderisce di nuovo all'unità dell'Uno. La dottrina neoplatonica, ove convivono razionalismo e mistica, esercitò il suo fascino sulle anime pensose del tardo paganesimo ed influì sull'evoluzione di Agostino, quando ne lesse i testi a Milano, durante l'estate del 386. 7. 9. 13, 20. 26; 8. 2. 3
PONTICIANO: concittadino di Agostino, dignitario di corte a Milano. Con le sue parole e il suo esempio determinò una salutare crisi nello spirito travagliato dell'amico durante l'autunno del 386. 6. 6. 14, 15, 7. 16, 18
PROTASIO: santo martire. Il suo corpo fu ritrovato da sant'Ambrogio a Milano nel 386 insieme a quello del fratello san Gervasio e traslato nella basilica Ambrosiana. 9. 7. 16
ROMA: capitale del vasto impero romano, avviato, tra il secolo IV e il V, allo sfacelo. 5. 8. 14, 15, 10. 18, 19, 12. 22, 13. 23; 6. 8. 13, 10. 16; 8. 2. 3, 4, 5; 9. 3. 5
ROMANIANO: facoltoso concittadino di Agostino, che soccorse quando rimase orfano del padre, procurandogli i mezzi per trasferirsi a Cartagine, come risulta da affettuose rievocazioni del Santo nel Contra Academicos (2. 2. 3 s., CSEL 63 pp. 25 s.). Ritrovato Agostino a Milano, ove si recò per certi suoi affari, caldeggiò il progetto, poi sfumato, di una società d'amici dediti a vita comune e appartata (a. 386). 6. 14. 24
ROMANO: 4, 14. 21; 8. 2. 3
SALOMONE: figlio di Davide e suo successore sul trono d'Israele verso la metà del secolo X a.C., re magnifico e saggio, cui si attribuiscono, fra l'altro, molti proverbi che figurano nell'omonimo libro della Bibbia. 3. 6. 11
SATURNO: dio romano, mitico re dell'età dell'oro. Col suo nome è anche designato il sesto pianeta solare. 4. 3. 4
SAULO: primitivo nome ebraico di san Paolo, che negli Atti degli Apostoli viene sostituito con quello romano di Paolo in concomitanza col racconto (13, 6-12) della conversione del proconsole romano Sergio Paolo operata dall'apostolo a Pafo. 8. 4. 9
SENECA: Lucio Anneo (ca. 4 a.C.- 65 d.C.), precettore di Nerone, filosofo stoico e poeta tragico, autore soprattutto di numerosi trattati morali. 5. 6. 11
SERAFINO: angelo del nono e sommo coro. 12. 22. 31
SIMMACO: Quinto Aurelio (ca. 340-ca. 402), oratore e uomo politico pagano, prefetto di Roma nel 384-385. 5. 13. 23
SIMPLICIANO: sacerdote romano, poi maestro e ispiratore di Ambrogio, cui, vecchissimo, successe nell'episcopato milanese per tre anni (a. 397-400). Uomo di grande sapienza e santità, fu consultato anche da Agostino ormai prossimo alla conversione nell'estate del 386. 8. 1. 1, 2. 3, 4, 5. 10
SODOMITA: della città di Sodoma, nella Palestina meridionale, distrutta da Dio per i peccati contro la natura, che vi erano diffusi. 3. 8. 15
TAGASTE: cittadina della provincia romana di Numidia, tra Madaura e Ippona, luogo natale di Agostino. 2. 3. 5; 4. 7. 12
TARTAREO: del Tartaro, quindi infernale. 1. 16. 26
TARTARO: la regione più profonda dell'inferno ove, secondo i pagani, sono puniti i grandi peccatori. 3. 1. 1; 8. 4. 9
TERENZIO: poeta comico romano, cartaginese di nascita (195-159 a.C.), autore di sei commedie, fra cui l'Eunuco, ove si narrano gli astuti amori di un giovane ateniese, Cherea, per una supposta schiava, Panfila. 1. 16. 26
TESSALONICA: città della Grecia settentrionale, sulla costa occidentale della penisola Calcidica. L'apostolo Paolo vi fondò una comunità cristiana e vi soggiornò nel 50. 13. 26. 40
TEUCRO: nome derivato ai troiani da Teucro, antenato dei loro re. 1. 17. 27
TIBERINO: del Tevere, il fiume di Roma, sulla cui foce sorgeva il porto di Ostia. 9. 8. 17, 10. 23
TOBIA: pio ebreo. Deportato a Ninive al tempo del dominio babilonese su Israele (secolo VI a.C.) e divenuto cieco, sopportò dolcemente le sue sventure ed ammaestrò santamente il figlio Tobiolo, finché Dio lo ricompensò ridonandogli la vista e ristorando le fortune della sua famiglia. 10. 34. 52
TREVIRI: città fondata da Augusto sulla Mosella, centro di comunicazioni tra Gallia e Germania, sede nel tardo impero della prefettura di Gallia e, sotto alcuni principi, della stessa corte imperiale. 8. 6. 15
TROIA: città sulla costa settentrionale dell'Asia Minore, conquistata dai Greci, che penetrarono fra le sue mura entro un gigantesco cavallo di legno, e data alle fiamme dopo un lungo assedio, come narra Virgilio nel secondo libro dell'Eneide. 1. 13. 22
TULLIANO: relativo a Marco Tullio Cicerone, famoso uomo politico della repubblica di Roma. 3. 5. 9; 5. 6. 11
VALENTINIANO: II (a. 371-392), figlio di Valentiniano I e di Giustina. Proclamato Augusto, quattrenne, alla morte del padre, per l'Italia, l'Illiria e l'Africa, regnò dapprima sotto la tutela della madre ariana, poi con la protezione di Teodosio e i consigli di sant'Ambrogio fino alla morte prematura e misteriosa, avvenuta a Vienne. 9. 7. 15
VENERE: dea romana delle grazie e dell'amore. 4. 3. 4; 8. 2. 3
VERECONDO: milanese, maestro grammatico di scuola, che venne aiutato nel suo lavoro da Nebridio. Non ancora cristiano e impossibilitato, con suo grande rammarico, per i legami familiari dall'unirsi alla cerchia di Agostino, di cui era amicissimo, mise a sua disposizione la villa che possedeva a Cassiciaco, per il ritiro che fu risolutivo per la crisi agostiniana. Morì poco più tardi, dopo aver abbracciato la fede. 8. 6. 13; 9. 3. 5, 6
VINDICIANO: medico e scrittore di medicina celebre ai suoi tempi, proconsole della nativa Africa. Tentò invano di dissuadere il giovane Agostino, che incoronò vincitore di una gara letteraria, dalla fede nell'astrologia e nella divinazione (cf. 4. 3. 5, 6). 7. 6. 8
VIRGILIO: Publio Marone, poeta latino (70-29 a. C.), autore, fra l'altro, del poema Eneide, molto letto e studiato fin dall'antichità, sulle peripezie di Enea da Troia all'Italia. L'Eneide veniva letta e commentata regolarmente da Agostino a Cassiciaco. 1. 14. 23
VITTORINO: Claudio Mario, africano, professore di retorica a Roma, studioso di filologia e filosofia neoplatonica. Fattosi cristiano con una conversione clamorosa ed edificante, fu allontanato dalla cattedra in forza dell'editto di Giuliano (a. 362). Visse allora appartato, scrivendo opere religiose e letterarie. 8. 2. 3, 5, 4. 9, 5. 10.