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CARTAGINE: IL MUSEO DEL BARDO

 

  I BRONZI DEL MUSEO DEL BARDO

Statuetta in bronzo che rappresenta un adolescente alato e nudo, con la testa cinta da un ramo d'ulivo, forse Eros o forse Agon. Decorazione ex-voto a forma di prua di battello

A sinistra: Statuetta in bronzo che rappresenta un adolescente alato e nudo, con la testa cinta da un ramo d'ulivo, forse Eros o forse Agon.

A destra: Decorazione ex-voto a forma di prua di battello. Vi è rappresentato il dio Dioniso, a dorso nudo, dai tratti femminili con in testa una corona di foglie. Risale al 120 d. C.

 

Asce-rasoio costruite in bronzo il cui manico è una specie di collo d'oca. Statua in bronzo che raffigura Venere che si sta toccando i capelli

A sinistra: Asce-rasoio costruite in bronzo il cui manico è una specie di collo d'oca. Sono strumenti rituali libici destinati piuttosto alla protezione dei defunti che a un uso pratico. Il reperto si trova nella Sala 4 e risale al IV-III secolo a. C.

A destra: Statua in bronzo che raffigura Venere che si sta toccando i capelli come se volesse farsi la coda o un nodo. Il reperto è conservato nella Sala 14

 

Asce-rasoio costruite in bronzo il cui manico è una specie di collo d'oca. Statuetta che raffigura un giovane satiro dai capelli ritti

A sinistra: Asce-rasoio costruite in bronzo il cui manico è una specie di collo d'oca. Sono strumenti rituali punici destinati piuttosto alla protezione dei defunti che a un uso pratico. Il reperto è conservato nella Sala 4 e risale al IV-III secolo a. C.

A destra: Statuetta che raffigura un giovane satiro dai capelli ritti. La statuetta risale al II secolo a. C.

 

Statua in bronzo del dio Pan, il dio delle foreste

Statua in bronzo del dio Pan, il dio delle foreste. Il reperto si trova nella Sala 14: proviene da Segermes (l'odierna Henchir el-Harat)

 

Nano danzante, con dei crotali nelle mani e la testa cinta da una corona di edera e di tralci di vite Nano danzante al ritmo del suono dei crotali che agita con le mani

A sinistra: Nano danzante, con dei crotali nelle mani e la testa cinta da una corona di edera e di tralci di vite. Epoca di produzione: II secolo a. C.

A destra: Nano danzante al ritmo del suono dei crotali che agita con le mani. Smisuratamente sproporzionato, calvo, ubriaco è di una bruttezza caricaturale. Epoca di realizzazione: II sec. a. C.

 

Statuetta in bronzo di Mercurio, il dio del commercio e dei viandanti Figura di Eros androgino alato in atto di correre con una torcia in mano Statuetta di Eros alato che danza sulla punta dei piedi.

A sinistra: Statuetta in bronzo di Mercurio, il dio del commercio e dei viandanti, riconoscibile per il bastone e il caduceo. Il reperto si trova nella Sala 14 e proviene dalla città di Cartagine

Al centro: Figura di Eros androgino alato in atto di correre con una torcia in mano. Questa statuetta aveva appunto lo scopo di funzionare come una lampada ad olio. Risale circa al 100 d. C.

A destra: Statuetta di Eros alato che danza sulla punta dei piedi. Eros nella mitologia greca era il dio dell'amore. Nelle origini non era considerato divinità, ma pura forza ed attrazione: per Omero infatti rappresentava quell'attrazione irresistibile che due persone sentono uno per l'altro e che può portarli a perdere la ragione o alla distruzione.

 

Tavoletta in piombo dove si notano in rilievo le tre Grazie nude

Tavoletta in piombo dove si notano in rilievo le tre Grazie nude che si tengono per mano. L'opera risale al III secolo d. C. ed è conservata al Museo del Bardo