A sinistra: Maschera comica che raffigura un vecchio. L'oggetto risale al II secolo a. C. L'uso della maschera, d'obbligo nella tragedia, non era altrettanto consueto nella commedia, in cui fu introdotta solo nel 130 a. C. dal capocomico Minucio Protimo, e in seguito dal famoso attore Quinto Roscio. I Romani cominciarono a costruire edifici teatrali in muratura soltanto dopo il 30 a.C.. Nel periodo precedente i luoghi degli eventi teatrali erano costruzioni di legno provvisorie spesso erette all'interno del circo o di fronte ai templi di Apollo e della Magna Mater.

A destra: Maschera a forma di vaso con attributi bacchici. Il viso è inquadrato in foglie di edera e grappoli d'uva alle sue orecchie. Il reperto si trova nella Sala 29. Nel teatro dei mimi, la maschera non era necessaria, e anche dagli altri generi progressivamente scomparve. Il teatro romano dell'età imperiale è un edificio costruito in piano e non su un declivio naturale come quello greco ed ha una forma chiusa, che rendeva possibile la copertura con un velarium, ed è l'esempio di teatro che più si avvicina all'edificio teatrale moderno.

 

A sinistra: Maschera d'uomo in terracotta con un aspetto minaccioso. Il reperto è conservato nella Sala 4. L'epoca di produzione è ascrivibile al VII-VI secolo a. C. La cavea, la platea semicircolare costituita da gradinate, fronteggiava il palcoscenico (pulpitum), che per la prima volta assume una profondità cospicua, rendendo possibile l'utilizzo di un sipario e una netta separazione dalla platea.

A destra: Maschera d'uomo in terracotta con un aspetto minaccioso. Il reperto è esposto nella Sala 4. L'epoca di realizzazione è databile al VII-VI secolo a. C.

 

A sinistra: Maschera di negroide in terracotta con un aspetto minaccioso. In testa ha il segno della dea fenicio-punica Tanit. Il reperto è conservato nella Sala 4. L'epoca di realizzazione risale al VII secolo a. C.

A destra: Maschera in pasta di vetro colorato. La maschera è esposta nella Sala 4. Il reperto risale al IV-III secolo a. C.

 

A sinistra: Maschera in terra cotta che raffigura una faccia di satiro dall'espressione trasognata e con enormi orecchie. Il pezzo, che data al II sec. a. C. proviene da Cartagine. Il reperto è esposto nella Sala 4

A destra: Piccola maschera ammiccante in avorio. Proviene da Cartagine e risale al VII-VI secolo a. C. E' conservata al Museo del Bardo.

 

A sinistra: Maschera in terra cotta colorata vivacemente che raffigura una faccia dall'espressione trasognata. Il pezzo proviene da Cartagine ed è esposto al Museo del Bardo

A destra: Maschera funebre di origine punica proveniente da Cartagine. E' conservata al Museo del Bardo.