Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Cinquecento > Théodore de BryCICLo AGOSTINIANo di Théodore de bry
Agostino costruisce un monastero
THEODORE DE BRY
XVI secolo
Biblioteca Nazionale di Parigi
Agostino costruisce un monastero
Questa piccola scena è riuscita bene, forse perché era adeguata allo spirito dell'artista. Agostino è vestito per la prima volta con il saio dei monaci ed è anche con l'aureola in testa. Sta camminando accompagnato da un capomastro che gli mostra il cantiere dove si costruisce un nuovo monastero. In secondo piano a destra si notano alcuni operai che stanno lavorando sotto una baracca.
Il monastero è ancora avvolto dalle impalcature, ma già se ne intravede la costruzione. La dicitura riporta: Monasterium aedificat cepitque iuxta canones Apostolicos vivere.
Diventato vescovo di Ippona (vicino all'antica Cartagine, odierna Tunisi) nel 395, Agostino si accorse che non gli era possibile continuare a stare nel monastero, se voleva che la vita di esso continuasse il suo corso ordinario di vita religiosa quale egli la concepiva. Le continue visite e l'ospitalità che il vescovo non poteva negare a nessuno, avrebbero reso la vita del monastero tutt'altro che monastica. Perciò decise di ritirarsi a vivere nell'episcopio con i suoi chierici.
"Giunto all'episcopato - dirà più tardi - vidi la necessità per un vescovo d'offrire continuamente ospitalità ai visitatori, alla gente di passaggio: se un vescovo non facesse ciò, s'acquisterebbe la nomea di inospitale; ma se io avessi permesso queste cose nel monastero, sarebbe stato un grande inconveniente. Per questo ho voluto avere con me, in questa casa dell'episcopio, un monastero di chierici". Questo monastero quindi altro non era che un ritrovato, se così posso dire, di Agostino per poter continuare in qualche modo il suo ideale di vita monastica, che non era quello del monastero dei chierici o dell'episcopio, ma quello che si viveva nel monasterium virorum ad Ippona o in monasteri simili ad esso. A questo ideale S. Agostino continuò a guardare sempre con nostalgia, come si deduce chiaramente da un celebre passo del libro Il lavoro dei monaci.
Io ho amato ardentemente questo ideale e con tutte le mie forze esorto gli altri a seguirlo, ed ho con me fratelli che si sono decisi ad abbracciarlo per l'opera del mio ministero.
AGOSTINO, Lettera a Ilario
Fatto prete, subito istituì un monastero accanto alla chiesa e cominciò a vivere con i servi di Dio secondo il modo e la norma stabiliti al tempo degli apostoli. Norma capitale era che nessuno in quella società avesse qualcosa di proprio, ma tutto doveva essere in comune, e a ciascuno venir distribuito secondo il bisogno; ciò che egli aveva fatto già prima ritornando d'oltre mare al suo paese.
POSSIDIO, Gesta Augustini