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CICLI AGOSTINIANI: Dublino

La vetrata della chiesa agostiniana di Dublino con scene agostiniane

La vetrata della chiesa agostiniana di Dublino con scene agostiniane

 

 

HARRY CLARKE

1925-1930

Dublino, chiesa di sant'Agostino

 

Episodi della Vita di sant'Agostino

 

 

 

 

La chiesa agostiniana dei santi Agostino e Giovanni Battista conserva al suo interno una serie di splendide vetrate. La chiesa sorge in Thomas Street a Dublino e venne commissionata nel 1860 agli architetti George Coppinger Ashlin e E.W. Pugin: Inaugurata nel 1874, è stata progettata secondo uno stile influenzato dall'architettura francese e costituisce uno dei progetti di maggior successo di questi due architetti. L'edificio digrada verso il fiume, cosicché mentre l'ingresso della chiesa si trova a livello della strada, la navata ed il coro risultano considerevolmente sopraelevati rispetto alle strade che li circondano. L'effetto è ulteriormente amplificato dall'altissima guglia.

Questa chiesa è stata dedicata ai santi Agostino e Giovanni Battista, ma popolarmente è conosciuta come la chiesa di san Giovanni corsia, poichè venne costruita sul sito dell'Ospedale di San Giovanni, fondato nel 1182. Il campanile della chiesa, la cui altezza è di 61 metri, è il più alto della città.

L'interno della chiesa possiede una serie impressionante di vetrate che narrano episodi della vita di Agostino, della Vergine e di santi. Le vetrate dell'abside sono di Franz Mayer and Co. di Monaco, una famosa impresa tedesca, con sede a Monaco di Baviera, attiva nel campo delle arti decorative per ben centocinquant'anni. L'azienda è stata molto popolare alla fine dell'Ottocento come principale fornitrice di vetrate artistiche alle grandi chiese cattoliche in tutto il mondo, avendo anche il benestare della Santa Sede. In Irlanda, in particolare, ha curato l'allestimento di ben nove chiese cattedrali (Derry, Carlow, Kilmore, etc.) e di almeno una cinquantina di chiese minori.

Le finestre vicine all'altare di Rita sono state realizzate dallo studio Harry Clark e le finestre vicino il Santuario della Madonna sono un capolavoro di Michael Healy.

L'irlandese Harry Clarke portò al massimo splendore l'arte vetraria. Dopo anni di studi in Francia nelle cattedrali gotiche, apprende la tecnica dell'uso dei vetri opachi e riuscì a sviluppare forme e cromatismi nuovi e inediti. Questa sintesi gli derivò dalla sua arte di illustratore coniugata alle spigolosità e bizzarrie dello stile liberty. Partiva sempre dai dettagli dei disegni preparatori e selezionava vetri e toni, sovrapponendo cromaticamente le lastre. Usava con attenzione la grisaille e lavorava sui contorni e sulle strutture portanti, con lo scopo di non renderla mai invasive per il soggetto. Assieme a Michael Healy, Evie Hone, Beatrice Elvery, Wilhelmina Geddes e Sarah Purser fondò nel 1903 An Túr Gloine, una sorta di corporazione di vetrai, sorta per rilanciare l'arte delle vetrate artistiche nelle chiese cattoliche irlandesi. Le vetrate di Clarke si distinguono per la finezza del disegno, l'uso di colori ricchi, come i blu profondi e i rossi sanguigni. Clarke predilige i forti contrasti timbrici e un innovativo sistema di integrazione del disegno alla struttura portante. Realizzò nel tempo complessi cicli di vetrate per le chiese di tutta l'Irlanda ma anche soggetti di carattere civile o profano. A Dublino si conserva quello che può essere considerato il suo capolavoro The Eve of St. Agnes del 1924 (ora alla Hugh Lane Municipal Gallery) ispirato alla celebre poesia di John Keats ed esposto insieme ad altri vetri di soggetto sacro di artisti coevi.

Nella chiesa di sant'Agostino a Dublino assieme a vari episodi o avvenimenti che riguardano il santo titolare, san Nicola da Tolentino, san Tommaso da Villanova e Monica, le grandiose e belle vetrate, realizzate da Harry Clarke, narrano varie scene della vita di sant'Agostino.

 

 

Harry Clarke

Nasce a Dublino nel 1889. Sua madre, Brigid MacGonigle, ne incoraggiò la sensibilità artistica, mentre suo padre, Joshua Clarke, gestiva un'attività legata alla produzione del vetro macchiato. Alla morte del padre nel 1921, Clarke subentrò nella direzione dello studio di lavorazione del vetro macchiato e cominciò a realizzare vetri molto curati. W.B. Yeats nel 1924 affermò che "ora il migliore vetro che si conosca al mondo è prodotto da Harry Clarke".

Clarke affrontò anche nel disegno tessile, ma, oltre che per i vetri macchiati, è universalmente noto per le sue eccezionali illustrazioni. Prima della sua morte nel 1931, Clarke realizzò una serie bellissima di illustrazioni, di cui le più preziose e d'effetto sono quelle in bianco e nero.