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CICLI AGOSTINIANI in AFRICA: IPPONA

Il battesimo di sant'Agostino a Milano

Il battesimo di sant'Agostino a Milano

 

 

ANTOINE BESSAC

1924

Basilica di sant'Agostino a Ippona

 

Il battesimo di sant'Agostino a Milano

 

 

 

La scena proposta ha una impostazione classica con al centro Agostino in piedi con le mani giunte. Di fronte ha la madre Monica in ginocchio in atteggiamento di preghiera convinta e gioiosa. Alle spalle di Agostino si erge la figura imponente e vegliarda del vescovo Ambrogio che impone entrambe la mani sul capo di Agostino. Un giovane bambino sta ritto in piedi con in mano un libro chiuso, mentre, sulla destra, un chierico regge in mano il bastone pastorale e altre due figure assistono alla scena. Una di esse potrebbe essere Simpliciano.

All'inizio della Quaresima del 387 lascia Cassiciaco, per far ritorno a Milano. Si preparano con lui al Battesimo il figlio Adeodato e l'amico prediletto Alipio. Si prepara al grande evento con tutto lo slancio del suo cuore; si iscrive nel numero dei battezzandi, si porta a far visita ad Ambrogio, è assiduo alla basilica e alle sacre funzioni; si commuove e piange al canto degli inni sacri. Nella notte del 25 aprile ricevono il Battesimo dal vescovo Ambrogio. La cerimonia è commoventissima: Agostino pronuncia la formula del Credo, Ambrogio leva la coppa e fa scendere l'acqua della vita sul suo capo. Momento storico indimenticabile! Una penna non potrebbe che balbettare parole evanescenti.

Agostino, di quella notte indimenticabile, annota con insuperabile efficacia: "E fummo battezzati e si dileguò da noi l'inquietudine della vita passata" (Conf. 9, 6, 14). Seguirono giorni di intensa vita spirituale e letteraria; scrive L'Immortalità dell'Anima e concepisce l'idea di una vasta Enciclopedia delle Arti liberali, per indicare come servirsi di queste per salire a Dio. Ormai brucia le tappe, infatti decide di attuare il suo programma di dedicarsi tutto all'ascetica e allo studio delle Sacre Scritture.