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CICLo AGOSTINIANo di Antonio Vivarini

Interno della chiesa di santo Stefano a Venezia

Interno della chiesa di santo Stefano a Venezia

 

 

ANTONIO VIVARINI

1441

Venezia, chiesa di santo Stefano

 

 

Polittico di santa Monica

 

 

 

Verso il 1441 Antonio Vivarini eseguì per il quarto altare della navata sinistra della chiesa di santo Stefano a Venezia, che era dedicato a santa Monica il Polittico di santa Monica. L'opera era composta da una serie di storie disposte in ordine sovrapposto a sinistra e a destra di una statua policroma di santa Monica scolpita in legno. La scultura è scomparsa e il Polittico è andato disperso. I frammenti pittorici della pala sono stati in parte identificati in alcune collezioni d'arte disperse in tutto il mondo.

Attualmente gli episodi narrati da Antonio Vivarini sono i seguenti, riportati in ordine cronologico: Lo sposalizio di Monica e Patrizio alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, La nascita di sant'Agostino al Courtauld Institute of Arts di Londra, La conversione e la morte di Patrizio all'Institute of Arts di Detroit, Il sogno di Monica al Museo Amadeo Pia di La Spezia e Il Battesimo di Agostino all'Accademia Carrara a Bergamo.

Il 1441 fu un anno importante per la decorazione della chiesa poiché Vivarini assieme a Giovanni d'Alemagna realizzò anche il Polittico di san Girolamo.

 

La chiesa di santo Stefano a Venezia fu edificata all'inizio del Trecento dai frati eremitani di sant'Agostino, che si erano stabiliti a Venezia verso la fine del Duecento. Riedificata nel XIV secolo, subì notevoli ampliamenti nel Quattrocento. L'edificio si affaccia su Campo Santo Stefano. mentre nella facciata si aprono varie monofore ogivali e, nella campata centrale. anche un portale laterale con cornicione marmoreo scolpito. Nella fascia superiore troviamo un rosone al centro e due bifore gotiche. nella fascia inferiore si apre l'imponente portale di Bartolomeo Bono che lo realizzò nel 1442. Ai due lati della lunetta in stile gotico fiammeggiante si trovano due snelle guglie a pianta ottagonale.

L'interno della chiesa si presenta a tre navate separate da colonne corinzie in marmo di Verona. La navata centrale è illuminata dalle finestre della facciata e da finestre a lunetta aperte nel Settecento. Spettacolare è la copertura del soffitto a chiglia di nave. All'interno della chiesa si trova la tomba con le spoglie del doge Francesco Morosini.

Da una porta della navata di sinistra si accede al chiostro, che risale al 1529 e venne realizzato dallo Scarpagnino. Al centro c'è un pozzo mentre tutto intorno corre un portico con colonne ioniche architravate. Il Pordenone affrescò le facciate con scene tratte dal Vecchio e Nuovo Testamento.