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CICLo AGOSTINIANo di Antonio Vivarini

Matrimonio di Monica e Patrizio

Matrimonio di Monica

 

 

ANTONIO VIVARINI

1441

Venezia, Galleria dell'Accademia

 

Matrimonio di Monica

 

 

 

 

Le prime opere di Antonio denotano una forte visione espressionistica che perdurerà nel suo stile fino alla morte. Sicuramente rappresenta il tratto più caratteristico della sua arte. La scena del matrimonio di Monica con Patrizio ne è un esempio di grande interesse. All'interno di un cortile che si sviluppa entro una architettura quattrocentesca, Monica e Patrizio sono i due veri protagonisti della scena che vede anche altri personaggi di rilievo, quali i genitori di Monica. Una giovane Monica viene presentata a un giovane Patrizio a sua volta accompagnato forse dal padre. La didascalia recita precisamente: S. MONICA E MARITATA DAL PADRE E DALLA MADRE.

 

Più volte Agostino parla dei propri genitori soprattutto nelle Confessioni con accenti accorati e di grande stima per il loro esempio e il loro stimolo educativo. Non sappiamo con esattezza quando Monica si sposò ma sappiamo che ebbe almeno tre figli: Agostino, Navigio ed una figlia di cui non si conosce neppure il nome. Patrizio, marito di Monica, pagano, facile all'ira, era anche un uomo buono ed affettuoso; amava teneramente la moglie e si preoccupava per il futuro dei figli. Il matrimonio di Monica non si può dire sia stato dei più fortunati: del marito sopportò i frequenti scatti d'ira ed i tradimenti.

La regola che si impose fu il silenzio e la pazienza. Entrambi i genitori furono d'accordo, anche se per ragioni diverse, che Agostino perfezionasse gli studi. Il padre pensava all'onore della famiglia ed alla gloria umana, Monica a uno scopo religioso: era convinta che la scienza non solo non è di ostacolo, ma è un aiuto per arrivare a Dio. Questa intuizione dei benefici della cultura e questa generosità nel mantenere il figlio agli studi ci rivelano un aspetto tra i più umani e moderni della personalità di Monica. L'educazione cristiana che Monica diede ad Agostino fu continua, profonda ed efficace. L'efficacia non dipese tanto dalla parole quanto dall'esempio della sua vita; una vita di fede viva e di pietà profonda.

 

Ispira Signore mio Dio e Dio mio, ispira i tuoi servi, i fratelli miei, i tuoi figli, i padroni miei, che servo col cuore e la voce e gli scritti, affinché quanti leggono queste parole si ricordino davanti al tuo altare di Monica, tua serva e di Patrizio, già suo marito, mediante la cui carne mi introducesti in questa vita, non so come.

AGOSTINO, Confessioni 9, 13, 37

 

Mia madre fu allevata nella modestia e nella sobrietà, sottomessa piuttosto da te ai genitori, che dai genitori a te. Giunta in età matura per le nozze, fu consegnata a un marito, che servì come un padrone. Si adoperò per guadagnarlo a te, parlandogli di te attraverso le virtù di cui la facevi bella e con cui le meritavi il suo affetto rispettoso e ammirato.

AGOSTINO, Confessioni 9, 9, 19