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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Seicento > AntequeraCICLo AGOSTINIANo a Antequera
Agostino viene chiamato al sacerdozio dal vescovo Valerio
ANTONIO MOHEDANO DE LA GUTIERRA o MIGUEL DOMINGUEZ MONTELAISLA
1624-1626
Antequera, chiesa di sant'Agostino
Agostino viene chiamato al sacerdozio dal vescovo Valerio
L'episodio della chiamata di Agostino a diventare sacerdote riprende solo in parte il modello di Bolswert. A sinistra Valerio, nei suoi paramenti episcopali, sta parlando ai fedeli e volge lo sguardo verso Agostino, Anche tutti i presenti si sono voltati verso Agostino e lo pregano in ginocchio perchè accetti l'invito. Il santo è ritto in piedi a destra vestito con la tunica nera dei monaci agostiniani.
Agostino venne ordinato sacerdote da Valerio nell'391 a Ippona su acclamazione del popolo: Agostino non pensava di diventare sacerdote e, per paura dell'episcopato, scappava anche dalle città nelle quali era necessaria un'elezione. Ma un giorno, essendo stato chiamato ad Ippona da un amico, stava pregando in una chiesa quando un gruppo di persone improvvisamente lo circondarono, lo consolarono ed implorarono Valerio, il vescovo, di elevarlo al sacerdozio; nonostante i suoi timori, Agostino fu ordinato nel 391.
Il novello sacerdote considerò la sua ordinazione come una ragione in più per riprendere la vita religiosa a Tagaste e Valerio la approvò così entusiasticamente che gli mise a disposizione delle proprietà della chiesa, autorizzandolo a fondare un monastero.
In quel tempo esercitava l'ufficio di vescovo nella comunità cattolica di Ippona il santo Valerio. Mentre egli un giorno parlava al popolo di Dio circa la scelta e l'ordinazione di un prete e l'esortava in proposito, perché così richiedeva la necessità di alcune persone, che conoscevano la dottrina di Agostino e i suoi propositi, gettategli le mani addosso, lo tennero fermo e, come suole accadere in casi del genere, lo consacrò sacerdote, mentre tutti unanimi in quel proposito chiedevano che così si facesse. Infine la cosa si compì secondo quanto voleva il desiderio del popolo.
POSSIDIO, Gesta Augustini 4, 1