Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Seicento > AntequeraCICLo AGOSTINIANo a Antequera
Agostino è ferito d'amore per il Cristo
ANTONIO MOHEDANO DE LA GUTIERRA o MIGUEL DOMINGUEZ MONTELAISLA
1624-1626
Antequera, chiesa di sant'Agostino
Agostino è ferito d'amore per il Cristo
Anche questa scena riprende integralmente la struttura iconografica proposta da Bolswert nelle sue incisioni. L'episodio narrato conobbe una grande fortuna e fu ripreso anche da diversi altri artisti.
Nell'incisione originale il testo per spiegare la scena riportava la seguente didascalia: In abdito cordis recessu sacrorum vulnerum Christi stigmatis sauciatus, amoris tenerrimi in Deum et deiparam Virginem suspiriis, lacrymis dictisque mirificis signa praebet. Una vecchia rappresentazione di questa allegoria si trova a Padova dove Guariento ebbe l'audacia di mostrarla all'inizio del '400. I miniaturisti la intercalavano talvolta fra i vari episodi della sua vita. Qui la rappresentazione è ancora più allegorica secondo il gusto del '600. Agostino in ginocchio davanti alla Vergine e a Gesù, tiene un cuore fiammante simbolo della sua fede interiore, che Gesù attraversa con una freccia immensa. La scena avrà larga fortuna.
Sei grande, Signore, e degno di altissima lode: grande è la tua potenza e incommensurabile la tua sapienza. E vuole celebrarti l'uomo, questa particella della tua creazione, l'uomo che si porta dietro la sua morte, che si porta dietro la testimonianza del suo peccato, e della tua resistenza ai superbi: eppure vuole celebrarti l'uomo, questa particella della tua creazione. Tu lo risvegli al piacere di cantare le tue lodi, perché per te ci hai fatti e il nostro cuore è inquieto finché in te non trovi pace. Di questo, mio Signore, concedimi intelligenza e conoscenza.
AGOSTINO, Confessioni, 1, 1, 1
Nihilominus asserunt nonnulli viri grave (forsitan inducti verbis hisce Augustini, sageiitaveras tu Domine caritate tua cor meum etc.) non tantum spirituali vulnere seu tralaticio, verum etiam arcanis sacrorum vulnerum Iesu Christi stigmatis sanciatum Augustini cor fuisse.
CORNELIUS LANCELOTZ, Sancti Aurelii Augustini Hipponensis episcopi et S.R.E. doctoris vita (Anversa 1616)