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CICLo AGOSTINIANo di Schelte

Miracolo dei ceri che non si consumano mai, dalla stampa di Bolswert pubblicata a Parigi nel 1624

Miracolo dei ceri che non si consumano mai

 

 

SCHELTE DA BOLSWERT

1624

Incisioni apparse a Parigi

 

Miracolo dei ceri che non si consumano mai

 

 

 

La leggenda spiega: Annuum miraculum Valentiolae prope Almagrum in Hispania quo cerei plures D. Augustini festo die accensi, ponderis diminuti iacturam non sentiunt, ut indeficiens doctrinae lumen intelligas. La statua del vescovo esce da una chiesa in processione per le vie della città. Fedeli e frati la circondano. In primo piano a sinistra, due laici controllano il miracolo in una bottega di un artigiano che pesa i ceri che non si sono consumati deposti in una grande cesta.

 

Il fatto viene descritto nel Regestum Reverendissimi Petrochini, 17 gennaio 1589 edito da Andrès Llorden, Los Agustinos en la Universida de Sevilla, 1951. Si tratta di una leggenda spagnola secondo cui durante una processione a Valenza presso Almagro, i ceri usati nella festività di Agostino non si consumarono né variò il loro valore. Il miracolo fu interpretato come esempio della forza imperitura della sua dottrina come luce delle genti.

ANDRES LLORDEN, Regestum Reverendissimi Petrochini