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CICLo AGOSTINIANo di Schelte

Vestizione di Agostino, dalla stampa di Bolswert pubblicata a Parigi nel 1624

Vestizione di Agostino

 

 

SCHELTE DA BOLSWERT

1624

Incisioni apparse a Parigi

 

Vestizione di Agostino

 

 

 

La legenda esplicativa recita: Lavacro salutari suscepto, Augustinus spem omnem quam habebat in saeculo dereliquit; mox nigro indutus cucullo a Simpliciano pellicea zona praecingitur Deique servus nuncupatur. Dopo il XIV secolo la scena della vestizione è stata molto cara agli Eremitani che la predilessero come un momento di identificazione per l'intero ordine. Agostino in ginocchio davanti all'altare è rivestito del saio da un frate che gli dona anche la cintura. In lontananza si vede la scena di Ostia.

 

2. 1. Subito nel più intimo del cuore abbandonò ogni speranza che aveva riposto nel mondo, senza più ricercare moglie né figli della carne né ricchezza, né onori mondani, ma deliberò di servire Dio insieme con i suoi, studiandosi di essere di quel gregge, cui il Signore si rivolge con queste parole: Non temete, piccolo gregge, perché il Padre vostro ha voluto dare a voi il regno. Vendete ciò che possedete e fate elemosina: fatevi borse che non invecchiano, un tesoro che non viene meno nei cieli, ecc. (Lc. 12, 32 s.).

2. 2. Quel santo uomo desiderava fare anche quanto dice ancora il Signore: Se vuoi essere perfetto, vendi tutto ciò che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli, e vieni, seguimi (Mt. 19, 21). Desiderava edificare sul fondamento della fede: non legna fieno e paglia, ma oro argento e pietre preziose (1 Cor. 3, 12).

POSSIDIO, Vita Augustini, 2, 1

 

 

PSEUDO AGOSTINO, Ad fratres in heremo, Sermo XXVII

 

PSEUDO AMBROGIO, Sermo de baptismo et conversione s. Augustini, 1623