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CICLo AGOSTINIANo del Chiostro dei Morti a firenze

Tommaso da Villanova con premonizione divina procura il pane ai frati francescani

Tommaso da Villanova con premonizione divina procura il pane ai frati francescani

 

 

ULIVELLI COSIMO

1625-1705

Chiostro dei Morti del Convento di S. Spirito a Firenze

 

Tommaso da Villanova con premonizione divina procura il pane ai frati francescani

 

 

 

La scena è molto rovinata e non lascia comprendere in modo univoco il soggetto trattato dal frescante. La dicitura ai piedi dell'immagine cita la città di Valenza di cui Tommaso da Villanova era vescovo.

"Nella Seconda Lunetta - ricorda l'anonimo scrittore fiorentino - si osserva dipinto da Cosimo Ulivelli quando S. Tommaso da Villanuova provvedé i P.P. di S. Francesco di pane avendo per lume divino veduta d'essi la mancanza."

Al centro in effetti sembra di vedere un gruppo di religiosi che tengono fra le mani dei pani.

 

San Tommaso da Villanova

Nacque a Fuenllana, da genitori religiosi e caritatevoli dai quali ereditò un grande amore per i poveri. Da Villanueva de los Infantes, città dove andò a vivere la famiglia e dalla quale prenderà poi il nome, fu mandato a studiare all'Università di Alcalà dove, nel 1509, ottenne il titolo di maestro di logica, fisica e metafisica. I 15 anni di permanenza ad Alcalà gli lasceranno una profonda impronta umanistica. Nel 1516 va a Salamanca per entrare nell'Ordine agostiniano e riceve il sacerdozio nel 1518. I superiori ben presto scoprono le sue doti e gli offrono incarichi di prestigio: Priore di Salamanca (1519-1521 e 1523-1525), Visitatore della provincia di Castiglia (1525-1527), Provinciale di quella andalusa (1527-1529), Priore di Burgos (1531-1534), Provinciale di Castiglia (1534-1537), Priore di Burgos (1541-1544). L'imperatore Carlo V, che lo considerava una delle persone chiave nella riforma dei suoi regni, lo nomina suo predicatore e consigliere. Rimasta vacante la sede di Valencia nel 1544, lo fa nominare Arcivescovo della città, che si trovava in una condizione spirituale difficile, anche perché rimasta più di un secolo senza un vescovo residente. Tommaso dirige pertanto i suoi sforzi alla ricristianizzazione della diocesi e per formare un clero capace fonda il collegio-seminario della Presentazione nel 1550. Convoca un sinodo e visita tutte le parrocchie, e tra le sue opere pastorali, due in particolare meritano di essere ricordate: l'assistenza ai poveri e l'evangelizzazione dei moreschi.

Morì nel 1555 e venne dichiarato beato nel 1618. Alessandro VII lo canonizzò nel 1658. I suoi resti sono esposti alla venerazione dei fedeli nella cattedrale di Valencia.

 

 

Gli agostiniani a Firenze

Nel 1250 due signori, Spinello Accolti e Omodeo di Guido, donarono al frate agostiniano Aldobrandino, residente in Arcetri, una casa e due vigne nella zona di Oltrarno per la costruzione di una chiesa, che venne originariamente dedicata, nel 1252, a Maria Vergine, allo Spirito Santo e a tutti i Santi. Nei documenti come le "Caselline", alludendo a una zona ancora di campagna con modesti casolari sparsi. Nel 1269 una comunità di frati Agostiniani si insediò stabilmente a Firenze e iniziò la costruzione di una chiesa sul luogo dell'oratorio originario, dedicandola al "Santo Spirito". A quell'epoca la parte di città oltre il fiume, già inclusa nelle mura urbane dal 1173-1175, era composta da un paio di "borghi", cioè agglomerati di case lungo le vie uscenti dai ponti cittadini, e campi, con i due complessi monastici più importanti situati a Santa Felicita e San Jacopo sopr'Arno ai quali si aggiungevano altre quattro chiese minori.

 

 

Cosimo Ulivelli

Ulivelli (1625-1705) fu un pittore di scuola barocca italiano attivo principalmente a Firenze dove lavorò come allievo del Volterrano. Dipinse gli affreschi che si trovano nella parte superiore della navata della Basilica della Santissima Annunziata a Firenze. Dipinse anche l'abside della abbazia di San Martino in Campo, distrutto durante i restauri degli anni '70 del Novecento.