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PITTORI: Jiří Matěj Nettl

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JIRI MATEJ NETTL

1699

Praga, chiesa di san Tommaso, provenienti dal monastero di Lnáře

 

Morte di Agostino

 

 

 

Sullo sfondo scuro della quindicesima lunetta è raffigurata la morte di Agostino. Il santo è deposto su un letto con il corpo reclinato. Al santo si rivolge un angelo che punta la sua mano verso l'alto. A sinistra della scena c'è una folla di monaci che piangono per la morte di un santo. Sopra l'iscrizione con l'emblema dei donatori troviamo le seguenti parole: “Illustrissim Dn Dnus / Joanes Antonius Root / Sky LB Terešowa / Domin in Nerestez / Illustrissima Dna Fran / cisca Antonia Kořen / Skiana de Teresowa / Nata Herula Tombs / czkiana f: f: A 1699. “

Rispetto alla incisione di Bolswert la scena è più moderata nelle espressioni dei personaggi rappresentati, e si presenta speculare. L'episodio nel ciclo di Třeboň è strutturato diversamente, con il santo che è raffigurato con le sue insegne episcopali.

 

31. 1. Quel sant'uomo, nella lunga vita che Dio gli aveva concesso per l'utilità e il bene della santa chiesa (infatti visse 76 anni, e circa 40 anni da prete e vescovo), parlando con noi familiarmente era solito dire che, ricevuto il battesimo, neppure i cristiani e i sacerdoti più apprezzati debbono separarsi dal corpo senza degna e adatta penitenza.

31. 2. In tal modo egli si comportò nella sua ultima malattia: fece trascrivere i salmi davidici che trattano della penitenza - sono molto pochi - e fece affiggere i fogli contro la parete, così che stando a letto durante la sua infermità li poteva vedere e leggere, e piangeva ininterrottamente a calde lacrime.

31. 3. Perché nessuno disturbasse il suo raccoglimento, circa dieci giorni prima di morire, disse a noi, che lo assistevamo, di non far entrare nessuno, se non soltanto nelle ore in cui i medici entravano a visitarlo o gli si portava da mangiare. La sua disposizione fu osservata, ed egli in tutto quel tempo stette in preghiera.

31. 4. Fino alla sua ultima malattia predicò in chiesa la parola di Dio ininterrottamente, con zelo e con forza, con lucidità e intelligenza.

31. 5. Conservando intatte tutte le membra del corpo, sani la vista e l'udito, mentre noi eravamo presenti osservavamo e pregavamo, egli - come fu scritto - si addormentò coi suoi padri, in prospera vecchiaia (1 Re, 2, 10). Per accompagnare la deposizione del suo corpo, fu offerto a Dio il sacrificio in nostra presenza, e poi fu sepolto.

31. 6. Non fece testamento, perché povero di Dio non aveva motivo di farlo. Raccomandava sempre di conservare diligentemente per i posteri la biblioteca della chiesa con tutti i codici. Quel che la chiesa aveva di suppellettili e ornamenti, affidò al prete che alle sue dipendenze curava l'amministrazione della casa annessa alla chiesa.

31. 7. Né durante la vita né al momento di morire trattò i suoi parenti, sia quelli dediti alla vita monastica sia quelli di fuori, nel modo consueto nel mondo. Quando viveva, dava a costoro, se era necessario, quel che usava dare agli altri, non perché avessero ricchezze ma perché non fossero poveri e non lo fossero troppo.

31. 8. Lasciò alla chiesa clero abbondante e monasteri di uomini e donne praticanti la continenza con i loro superiori; inoltre, biblioteche contenenti libri e prediche sia suoi sia di altri santi, dai quali si può conoscere quanta sia stata, per dono di Dio, la sua grandezza nella chiesa e nei quali i fedeli lo trovano sempre vivo. In tal senso un poeta pagano, disponendo che i suoi gli facessero la tomba in luogo pubblico ed elevato, dettò questa epigrafe: Vuoi sapere, o viandante, che il poeta vive dopo la morte? Ecco, io dico ciò che tu leggi: la tua voce è la mia.

POSSIDIO, Gesta Augustini 31, 1 - 8

 

Morì nella pace del Signore alla presenza dei suoi monaci che pregavano, in età di 77 anni, dopo quarant'anni di episcopato. Morì senza far testamento perchè nella sua povertà evangelica nulla aveva di cui potesse disporre.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

 

Jiří Matěj Nettl

L'autore del ciclo, il pittore Jiří Matěj Nettl, nacque il 14 febbraio 1660 a Blovice. Tra le commissioni più importanti di Nettl nel periodo in cui è documentata la sua attività nel convento di Lnáře, troviamo principalmente il ciclo relativo alla vita di san Nicola da Tolentino per il monastero agostiniano scalzo a Praga dal 1696 al 1698. Ha realizzato altri 24 dipinti per Lnáře nel ciclo della Passione di Cristo nel 1702 e sette dipinti con temi cristologici e mariani. Allo stesso tempo ha realizzato 12 dipinti di paesaggi, otto ritratti di membri dell'Ordine agostiniano e i ritratti del conte Tomáš e Zuzana Černínových di Chudenice. Con la sua pittura tenebrosa, Nettl costituisce un esempio dell'accoglienza riservata ai disegni grafici olandesi nell'arte barocca ceca intorno al 1700. Il pittore morì a Plzen il 17 settembre 1747.