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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Seicento > Jiří Matěj NettlPITTORI: Jiří Matěj Nettl
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JIRI MATEJ NETTL
1699
Praga, chiesa di san Tommaso, provenienti dal monastero di Lnáře
Tolle lege nel giardino di Milano
Il primo dipinto descrive la miracolosa Conversione di Agostino nel giardino della sua casa milanese. La scena propone in primo piano la figura di Agostino seduto sotto un albero. In secondo piano il santo parla con il suo discepolo e amico Alipio. C'è una scrittura che appare tra le nuvole: “Tolle lege - tolle lege", che riprende il testo agostiniano delle Confesioni. Sullo sfondo fa da scenografia un muro con una fontana e una scala. A destra della scena c'è lo stemma del donatore e un'iscrizione minuscola, dove si legge: “Illmus ac Excel / lentissim Dnus Dnus / Thomas Zachae Czernin S: R: J: / Comes de Chudenic / titu / S. C. Rq. Mtis Intimus Consiliari / nec non Aulico - Böemicae Annulla / lariae Vice Cancellari Funda / tor noster munificentissimus / F: F: 1699“.
Tomáš Zacheus Černín e Chudenice († 1700), figlio di Humprecht Jan hr. Černína z Chudenice, fondatrice del monastero, convocò gli agostiniani scalzi a Lnáře già nel 1684. Il dipinto ricorda la scena dell'incontro del santo con il discepolo Alipio nella incisione di Schelte Bolswert. Tuttavia, Nettl ha riprodotto l'immagine in modo speculare. Nettl inoltre pulisce l'area dell'immagine dai dettagli dell'architettura sullo sfondo e dagli angeli tra le nuvole. Un confronto con l'analoga scena di Třeboň mostra che quest'ultima è assai più aderente al'incisione di Bolswert, quantunque nella composizione sia sempre in risalto la figura del santo sotto l'albero folto, così come il suo gesto.
Questa scena, vera senza dubbio in molti, probabilmente in tutti, i suoi particolari, è stata redatta con la preoccupazione di dimostrare appunto il contrario di ciò che taluno ha creduto di scorgervi: di mettere in luce cioè l'impotenza dell'uomo a operare da solo la propria salvezza e la necessità dell'intervento, subito efficace della grazia divina, intervento che non ha nulla di miracoloso.
Possiamo anche ammettere che il testo paolino, di contenuto così caratteristicamente etico, e inserito in una esortazione morale ed escatologica, fosse per l'appunto quello che Agostino lesse effettivamente, ricavandone la forza di tradurre in atto i progetti che da qualche tempo maturavano nella sua mente.
E, come racconta nelle Confessioni, recatosi in giardino, si mise sotto una pianta a piangere amaramente, e diceva: - Quanto tempo ancora? Quanto ancora? Domani, domani ! ancora un po' di tempo. Ed era desolato di non sapersi decidere o a restare nel mondo o a consacrarsi a Dio.
JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea
Così parlavo e piangevo nell'amarezza sconfinata del mio cuore affranto. A un tratto dalla casa vicina mi giunge una voce, come di fanciullo o fanciulla, non so, che diceva cantando e ripetendo più volte: «Prendi e leggi, prendi e leggi». Mutai d'aspetto all'istante e cominciai a riflettere con la massima cura se fosse una cantilena usata in qualche gioco di ragazzi, ma non ricordavo affatto di averla udita da nessuna parte ... Tornai al luogo dove stava seduto Alipio e dove avevo lasciato il libro dell'Apostolo all'atto di alzarmi.
Lo afferrai, lo aprii e lessi tacito il primo versetto su cui mi caddero gli occhi. Diceva: « Non nelle crapule e nelle ebbrezze, non negli amplessi e nelle impudicizie, non nelle contese e nelle invidie, ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non assecondate la carne nelle sue concupiscenze ... » Non volli leggere oltre né mi occorreva. Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce, quasi, di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono.
AGOSTINO, Confessioni 8, 12, 29
Jiří Matěj Nettl
L'autore del ciclo, il pittore Jiří Matěj Nettl, nacque il 14 febbraio 1660 a Blovice. Tra le commissioni più importanti di Nettl nel periodo in cui è documentata la sua attività nel convento di Lnáře, troviamo principalmente il ciclo relativo alla vita di san Nicola da Tolentino per il monastero agostiniano scalzo a Praga dal 1696 al 1698. Ha realizzato altri 24 dipinti per Lnáře nel ciclo della Passione di Cristo nel 1702 e sette dipinti con temi cristologici e mariani. Allo stesso tempo ha realizzato 12 dipinti di paesaggi, otto ritratti di membri dell'Ordine agostiniano e i ritratti del conte Tomáš e Zuzana Černínových di Chudenice. Con la sua pittura tenebrosa, Nettl costituisce un esempio dell'accoglienza riservata ai disegni grafici olandesi nell'arte barocca ceca intorno al 1700. Il pittore morì a Plzen il 17 settembre 1747.