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CICLo AGOSTINIANo di WEGSCHAIDER a Beuron

Agostino sul letto di morte a Ippona nel 430

Agostino sul letto di morte

 

 

 

IOSEPH IGNAZ WEGSCHAIDER

1738

Chiesa di Beuron

 

La morte di Agostino

 

 

 

Il pittore si è mostrato molto audace nella realizzazione delle architetture di fondo. A sinistra un grande drappeggio sormonta il letto dove Agostino giace in fin di vita. La sua testa sembra appoggiato sulla sua aureola e serra fra le mani un crocifisso con l'iscrizione INRI.

Un canonico gli presenta un cero mentre un altro è in ginocchio in preghiera. A sinistra la mitra è deposta su un tavolino mentre più in alto delle carte hanno iscrizioni non leggibili che sono riferite certamente ai salmi penitenziali che Agostino leggeva dal suo letto.

 

31. 1. Quel sant'uomo, nella lunga vita che Dio gli aveva concesso per l'utilità e il bene della santa chiesa (infatti visse 76 anni, e circa 40 anni da prete e vescovo), parlando con noi familiarmente era solito dire che, ricevuto il battesimo, neppure i cristiani e i sacerdoti più apprezzati debbono separarsi dal corpo senza degna e adatta penitenza.

31. 2. In tal modo egli si comportò nella sua ultima malattia: fece trascrivere i salmi davidici che trattano della penitenza - sono molto pochi - e fece affiggere i fogli contro la parete, così che stando a letto durante la sua infermità li poteva vedere e leggere, e piangeva ininterrottamente a calde lacrime.

31. 3. Perché nessuno disturbasse il suo raccoglimento, circa dieci giorni prima di morire, disse a noi, che lo assistevamo, di non far entrare nessuno, se non soltanto nelle ore in cui i medici entravano a visitarlo o gli si portava da mangiare. La sua disposizione fu osservata, ed egli in tutto quel tempo stette in preghiera.

31. 4. Fino alla sua ultima malattia predicò in chiesa la parola di Dio ininterrottamente, con zelo e con forza, con lucidità e intelligenza.

31. 5. Conservando intatte tutte le membra del corpo, sani la vista e l'udito, mentre noi eravamo presenti osservavamo e pregavamo, egli - come fu scritto - si addormentò coi suoi padri, in prospera vecchiaia (1 Re, 2, 10). Per accompagnare la deposizione del suo corpo, fu offerto a Dio il sacrificio in nostra presenza, e poi fu sepolto.

31. 6. Non fece testamento, perché povero di Dio non aveva motivo di farlo. Raccomandava sempre di conservare diligentemente per i posteri la biblioteca della chiesa con tutti i codici. Quel che la chiesa aveva di suppellettili e ornamenti, affidò al prete che alle sue dipendenze curava l'amministrazione della casa annessa alla chiesa.

Possidio, Vita di sant'Agostino