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CICLo AGOSTINIANo di Coimbra

I genitori di Agostino Patrizio e Monica

I genitori di Agostino Patrizio e Monica

 

 

SCUOLA LISBONETA

1730-1740

Coimbra, chiesa di santa Cruz

 

I genitori di Agostino

 

 

 

La scena qui raffigurata appartiene all'episodio più generale del Tolle lege, dove, a destra e a sinistra, l'artista ha voluto indicare avvenimenti importanti che hanno preceduto il momento della conversione di Agostino. A sinistra viene presentato l'episodio di Monica che si confida con un vescovo circa le difficoltà spirituali del figlio, e, a destra, la scena dei genitori di Agostino. Qui sono raffigurati in abbigliamento settecentesco: Patrizio è presentato come un giovane gentiluomo, mentre Monica ha più un aspetto popolano.

  Più volte Agostino parla dei propri genitori soprattutto nelle Confessioni con accenti accorati e di grande stima per il loro esempio e il loro stimolo educativo. Non sappiamo con esattezza quando Monica si sposò ma sappiamo che ebbe almeno tre figli: Agostino, Navigio ed una figlia di cui non si conosce neppure il nome. Patrizio, marito di Monica, pagano, facile all'ira, era anche un uomo buono ed affettuoso; amava teneramente la moglie e si preoccupava per il futuro dei figli. Il matrimonio di Monica non si può dire sia stato dei più fortunati: del marito sopportò i frequenti scatti d'ira ed i tradimenti.

La regola che si impose fu il silenzio e la pazienza. Entrambi i genitori furono d'accordo, anche se per ragioni diverse, che Agostino perfezionasse gli studi. Il padre pensava all'onore della famiglia ed alla gloria umana, Monica a uno scopo religioso: era convinta che la scienza non solo non è di ostacolo, ma è un aiuto per arrivare a Dio. Questa intuizione dei benefici della cultura e questa generosità nel mantenere il figlio agli studi ci rivelano un aspetto tra i più umani e moderni della personalità di Monica. L'educazione cristiana che Monica diede ad Agostino fu continua, profonda ed efficace. L'efficacia non dipese tanto dalla parole quanto dall'esempio della sua vita; una vita di fede viva e di pietà profonda.

 

Ispira Signore mio Dio e Dio mio, ispira i tuoi servi, i fratelli miei, i tuoi figli, i padroni miei, che servo col cuore e la voce e gli scritti, affinché quanti leggono queste parole si ricordino davanti al tuo altare di Monica, tua serva e di Patrizio, già suo marito, mediante la cui carne mi introducesti in questa vita, non so come.

AGOSTINO, Confessioni 9, 13, 37

 

Mia madre fu allevata nella modestia e nella sobrietà, sottomessa piuttosto da te ai genitori, che dai genitori a te. Giunta in età matura per le nozze, fu consegnata a un marito, che servì come un padrone. Si adoperò per guadagnarlo a te, parlandogli di te attraverso le virtù di cui la facevi bella e con cui le meritavi il suo affetto rispettoso e ammirato.

AGOSTINO, Confessioni 9, 9, 19