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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Settecento > Dutertre AndreaCICLo AGOSTINIANo di dutertre al museo del louvre a Parigi
Consacrazione di Agostino a vescovo
DUTERTRE ANDREA
1785
Parigi, Museo del Louvre, Fondo Disegni
Consacrazione di Agostino a vescovo
La tavola di Carle Van Loo è firmata 1754. Il suo stile è imbevuto dall'estetismo del XVII secolo. Fedele alla formula orizzontale, il pittore dispone i personaggi in linea e di profilo. La scena è comunque costellata da ampi gesti che conferiscono autorevolezza all'episodio narrato.
Già nel disegno preparatorio Van Loo aveva predisposto una maestosa scenografia con chierici e i due vescovi Megalio e Valerio che partecipano attivamente alla consacrazione. La consacrazione si svolge all'interno di una grande chiesa dove un ampio colonnato riesce a produrre una grandiosa volumetria dove trovano posto i molti personaggi della scena.
Non vi scriviamo però soltanto per rallegrarci che Agostino abbia ricevuto l'episcopato, ma che le Chiese d'Africa abbiano meritato questa prova di sollecitudine da parte di Dio, di sentire cioè le parole del cielo per bocca di Agostino: questi, elevato in modo insolito a un più alto ufficio della religione cristiana, è stato consacrato non per essere il sostituto del vescovo nella cattedra, ma per essergli d'aiuto; in realtà, essendo ancora vivente il vescovo Valerio, Agostino è solo vescovo coadiutore della Chiesa d'Ippona.
PAOLINO e ERASIA, Lettera 32 a Romaniano
Io fui ordinato vescovo quando era ancora vivo il vegliardo Valerio, padre e vescovo mio di santa memoria, e occupai la cattedra insieme con lui; ma né io né lui sapevamo che ciò era proibito dal Concilio di Nicea.
AGOSTINO, Lettera 213, 4
Valerio incominciò a temere che Agostino fosse eletto vescovo di qualche altra chiesa, perciò rassegnò nelle mani del vescovo di Cartagine le sue dimissioni e propose Agostino per successore. Agostino non volle accettare, ma infine fu costretto a cedere e fu consacrato vescovo. Più tardi egli disse che non avrebbe dovuto ricevere la consacrazione episcopale per mano del suo predecessore perchè la cosa era proibita da un concilio, ma egli conobbe la proibizione solo dopo essere stato consacrato e non volle che si facesse con altri una cosa che a lui era tanto dispiaciuta.
JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea
Andre Dutertre, nato nel 1753 a Parigi, è stato allievo di Vien e Collet. Fece parte della spedizione francese in Egitto guidata da Napoleone e fu nominato membro dell'Istituto d'Egitto per la sezione letteratura e arti. Quando a fine 1798 Bonaparte organizzò un viaggio a Suez, Dutertre ne fece parte come disegnatore assieme a Monge e Berthollet, il geometra Costaz e il chimico Descotils. Durante quella spedizione realizzò ben 184 ritratti di scienziati e funzionari della spedizione, che ne illustrano la storia scientifica e militare.
Di ritorno in Francia, partecipa ai Saloni nel 1804 e 1812, con i ritratti, tra cui quello di Desaix e Kleber . Il museo di Versailles possiede quasi trenta suoi ritratti. Morì a Parigi nel 1842.
La vita e l'opera di Dutertre sono ancora in gran parte ancora poco conosciute. Dutertre era soprattutto un artista, disegnatore e incisore. Tuttavia fu anche un insegnante che sperimentava nuovi metodi di insegnamento nel XIX secolo, oltre che un viaggiatore ed esploratore. Le due collezioni di disegni della Scuola Nazionale di Belle Arti forniscono importanti testimonianze delle sue capacità di disegnatore nel corso dei suoi viaggi in Italia e in Egitto. L'Italia fu soprattutto un viaggio di formazione, mentre in Egitto diede vita a uno straordinario viaggio di esplorazione. Tutti questi disegni formano due corpus iconografico di inestimabile valore: i disegni raffigurano l'Italia modo esemplare quale poteva essere il viaggio di formazione di un artista francese nel XVIII secolo, mentre quelli che riguardano l'Egitto sono una testimonianza di alta qualità grafica di un Egitto che non esiste più.