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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Settecento > RattenbergCICLo AGOSTINIANo di Johann Joseph Waldmann a Rattenberg
Interno del monastero adibito a Museo
JOHANN JOSEPH WALDMANN
1711
Convento agostiniano di Rattenberg
Episodi della Vita di sant'Agostino
Nel 1385 un cacciatore istituì il monastero dei monaci Agostiniani di Rattenberg, il quale nel corso dei decenni venne ampliato più volte. Nel 1708-1709 il coro della nuova chiesa era ormai completato, per cui fu deciso di affidare a Johann-Joseph Waldmann l'incarico di dipingerlo, opera che condusse a termine nel 1711 circa. Nel 1817 la chiesa viene affidata alla Comunità dei Serviti. Waldmann apparteneva a una famiglia di pittori stimati e assai attivi di Innsbruck.
E' significativo che Agostino vi venga sempre raffigurato come monaco e mai come vescovo. Agostino e la posterità sono raffigurati con particolare attenzione nella cupola, il cui stile già annuncia il rococò che avrà grande fortuna in Baviera.
Rattenberg costituisce la prima realizzazione in Austria di un ciclo agostiniano nel 1700. Nel 1971 il monastero venne lasciato decadere e ristrutturato infine come museo, inaugurato nel 1993. Le raccolte mostrano tesori artistici tirolesi di ben nove secoli. Ne fanno parte sia alcuni veri capolavori del periodo romanico e gotico sia molte testimonianze di arte religiosa popolare. Al Museo Augustiner è stato conferito nel 2005 il premio "Tiroler Museumpreis" e nel 1994 il premio "Österreichischer Museumspreis".
Rattenberg è un villaggio di neppure 1000 abitanti specializzato nella lavorazione artigianale del vetro e del cristallo, un tempo fiorente centro minerario per l'argento. Il villaggio, già città murata nel 1393 (sono visibili i resti delle mura), è dominato dai ruderi di una possente roccaforte già menzionata nel 1074, ingrandita e donata al Tirolo da Massimiliano I e distrutta nel 1782. Oltre alla massiccia parrocchiale di san Virgilio (1473-1507) che si alza sotto il torrione e gli spalti, è notevolissima la chiesa dei Servi di Maria che risale al XIV secolo.
Annessa a questa chiesa c'è l'attiguo convento (oggi scuola) con un bel chiostro gotico con volte reticolate. È stata trasformata in stile barocco dall'italiano D. F. Carlone nel 1708 e decorata dallo stuccatore P. D'Allio.