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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Settecento > VelaCICLo AGOSTINIANo di GiaMbattista Vela a La Valletta
Chiamata di Agostino al sacerdozio
GIAMBATTISTA VELA
1765
Chiesa di S. Agostino a La Valletta
Chiamata di Agostino al sacerdozio
Secondo uno schema ben ripetuto Agostino appare in primo piano in alto a una breve scala attorniato da numerosi personaggi che gesticolano intorno a lui. Agostino sembra fare un gesto di rifiuto a una pressante richiesta che gli viene rivolta. A destra, poco sopra di lui il vescovo Valerio lo sta indicando con la mano. Un angelo in alto corona la scena e dispiega una scritta che riporta: hunc eligi mihi in sacerdotem. Sui fianchi due piccole scene: il tolle lege e Monica va da un vescovo.
Agostino venne ordinato sacerdote da Valerio nell'391 a Ippona su acclamazione del popolo: Agostino non pensava di diventare sacerdote e, per paura dell'episcopato, scappava anche dalle città nelle quali era necessaria un'elezione. Ma un giorno, essendo stato chiamato ad Ippona da un amico, stava pregando in una chiesa quando un gruppo di persone improvvisamente lo circondarono, lo consolarono ed implorarono Valerio, il vescovo, di elevarlo al sacerdozio; nonostante i suoi timori, Agostino fu ordinato nel 391.
Il novello sacerdote considerò la sua ordinazione come una ragione in più per riprendere la vita religiosa a Tagaste e Valerio la approvò così entusiasticamente che gli mise a disposizione delle proprietà della chiesa, autorizzandolo a fondare un monastero.
In quel tempo esercitava l'ufficio di vescovo nella comunità cattolica di Ippona il santo Valerio. Mentre egli un giorno parlava al popolo di Dio circa la scelta e l'ordinazione di un prete e l'esortava in proposito, perché così richiedeva la necessità di alcune persone, che conoscevano la dottrina di Agostino e i suoi propositi, gettategli le mani addosso, lo tennero fermo e, come suole accadere in casi del genere, lo consacrò sacerdote, mentre tutti unanimi in quel proposito chiedevano che così si facesse. Infine la cosa si compì secondo quanto voleva il desiderio del popolo.
POSSIDIO, Gesta Augustini 4, 1