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CICLo AGOSTINIANo a Rimini

Sant'Agostino consegna la Regola al suo Ordine

Sant'Agostino consegna la Regola ai monaci del suo Ordine

 

 

MAESTRO DEL CORO DI SANT'AGOSTINO

1308-1318

Rimini, chiesa di S. Agostino

 

Sant'Agostino consegna la Regola ai monaci del suo Ordine

 

 

 

L'affresco è un elemento di insieme più articolato, dove possiamo ancora distinguere due scene: un primo soggetto (a sinistra) descrive san Giovanni Evangelista che resuscita due malfattori avvelenati coprendoli col suo mantello, e un secondo soggetto (a destra) mostra sant'Agostino che consegna la Regola al suo Ordine. L'affresco si trova a Rimini, nella chiesa di S. Agostino, precisamente nel registro inferiore della parete sinistra dell'abside.

L'episodio della consegna della regola ai frati agostiniani è un elemento diffuso nella iconografia agostiniana già a partire dai codici miniati del XIII secolo e fa seguito alla istituzione dell'Ordine agostiniano nel 1256. La consegna ha un valore altamente simbolico in quanto vuole esprimere la diretta dipendenza degli agostiniani da Agostino. L'Ordine agostiniano sarebbe, secondo questa concezione, il naturale prolungamento dell'esperienza monastica inaugurata da Agostino in Africa.

Alcuni studiosi concordano nell'attribuire a S. Agostino solo la Regula ad servos Dei; in epoca successiva questa Regula fu adattata al femminile e unita alla Lettera 211 che già conteneva indicazioni per le monache di Ippona. La Consensoria monachorum, invece, è stata attribuita ad un anonimo autore dell'ultimo periodo della letteratura visigotica in Galizia e scritta tra il 650 e il 711.

L'Ordo monasterii pur restando nella tradizione della vita agostiniana un documento di riferimento venerando, non è stato più attribuito ad Agostino già dalla critica rinascimentale.

Sulla data di stesura della Regula ad servos Dei ci sono diverse opinioni: una prima teoria indica come data probabile il 391, più o meno in coincidenza con la fondazione del primo monastero d'Ippona, il monastero dei laici; una seconda teoria indica il 400 in coincidenza con il De opere monachorum; una terza sposta la data addirittura fino al 427-428, dopo il De correptione et gratia, in coincidenza con la controversia sulla grazia sorta nel monastero di Adrumeto. La maggioranza degli studiosi, però, pensa sia stata scritta intorno al 400.

 

La chiesa di sant'Agostino è la più antica di Rimini costruita in stile romano-gotico nel XIII secolo. In origine era dedicata a San Giovanni Evangelista ma, dopo l'arrivo degli agostiniani, il popolo l'ha sempre indicata come la chiesa di S. Agostino. Il campanile con i suoi 55 metri è quello più alto della città e per molto tempo fungeva da faro per i marinai di Rimini. La sua costruzione fu definita da un architetto veneziano che prevedeva la sua edificazione sul luogo della cappella destra della chiesa che era già stata dipinta nel Trecento. Gli affreschi del campanile e quelli della cappella maggiore sono la sola testimonianza nella città di Rimini della scuola giottesca, le cui lezioni avvenivano proprio all'interno della struttura.