Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Antonio Boselli

PITTORI: Antonio Boselli

Agostino benedice un devoto di Antonio Boselli

Agostino benedice un devoto

 

 

ANTONIO BOSELLI

1510 ca.

Almenno San Salvatore, chiesa di San Nicola

 

Agostino benedice un devoto

 

 

 

Anche questo affresco viene attribuito dagli storici dell'arte bergamasca ad Antonio Boselli. Nella scena raffigurata, una decorazione pittorica della cappella della Madonna del buon consiglio, Agostino ritto in piedi, con la sinistra regge il bastone pastorale, mentre con la mano destra sta benedicendo un devoto che si intravede inginocchiato ai suoi piedi. Probabilmente si tratta di uno dei tanti benefattori della chiesa che contribuirono alla sua erezione e alle varie fasi di abbellimento e di ristrutturazione in quel primo avvio di Cinquecento. L'affresco si trova sul frontale del quarto pilastro di sinistra. Il santo è stato rappresentato in abiti vescovili. L'insediamento agostiniano di Almenno è sicuramente uno dei più importanti in area bergamasca nel Cinquecento.

 

L'episodio si riferisce probabilmente a qualche leggenda medioevale che era ben conosciuta nel XIV secolo, dove viene affrescata nei cicli di Fabriano e di Erfurt.

 

1. Rinati ormai dall'acqua e dallo Spirito, voi vedete sotto una luce nuova e percepite con novella pietà questo cibo e questa bevanda che sono sulla mensa del Signore. L'impegno di questo discorso e la premura con cui vi abbiamo partorito perché in voi sia formato il Cristo ci spinge a mettere in evidenza alla vostra infanzia il significato di questo sacramento così grande e divino, di questa medicina così splendida e nobile, di questo sacrificio così sublime e accessibile. Questo sacrificio ormai non viene più immolato nella sola città terrena di Gerusalemme, non in quel tabernacolo che costruì Mosè o in quel tempio che costruì Salomone (questi erano l'ombra dei beni futuri) ma, com'era stato predetto dai Profeti, viene immolato dall'Oriente fino all'Occidente, e offerto a Dio quale vittima di lode secondo la grazia del Nuovo Testamento.

Non più tra mandrie di animali si sceglie la vittima da uccidere; non più pecore o capri vengon menati ai sacri altari; ormai il sacrificio dei nostri tempi è il corpo e il sangue del Sacerdote stesso. E già da tanto tempo nei suoi riguardi era stato profetizzato nei Salmi: Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedech. E come Melchisedech, sacerdote del Dio altissimo, abbia offerto pane e vino quando benedisse il nostro padre Abramo, lo leggiamo e lo sappiamo dal libro della Genesi. Presenza reale del corpo e del sangue di Cristo.

AGOSTINO, Discorso 228/B, Nel giorno di Pasqua sui Sacramenti

 

 

 

Antonio Boselli

Antonio Boselli nasce nel 1480 circa a S. Giovanni Bianco e morirà a Bergamo nel 1532. Di questo pittore bergamasco sono di estremo interesse per l'iconografia agostiniana i suoi affreschi nella chiesa di San Nicola ad Almenno San Salvatore. Fra le varie opere che gli sono state attribuite spiccano diverse rappresentazioni di Agostino, da solo o con altri santi o ancora con la Vergine Maria. Gli affreschi furono eseguiti in più anni probabilmente fra il 1503 e il 1518.