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L'umanità in cammino verso la salvezza
LEO COPPENS
1966
Battistero del Santuario di Santa Rita a Milano
L'umanità in cammino verso la salvezza
Particolare del grande mosaico (82 mq) che abbellisce il Battistero del Santuario di Santa Rita a Milano. Coppens lo realizzò nel 1966 e rappresenta l'umanità in cammino verso la salvezza che si ottiene attraverso il battesimo, grazie a cui si viene incorporati in Cristo e nella sua Chiesa ricevendo i doni dello Spirito Santo. Il tradizionale motivo del battesimo di Gesù è così accompagnato da altre figure: Adamo ed Eva, cioè l'umanità, Agostino, in vesti episcopali, indica la Chiesa, infine i simboli della Trinità, le virtù e i sette doni dello Spirito Santo. Agostino, in veste di vescovo, è ritto in piedi con la mano aperta nel segno di accogliere l'umanità che avanza.
8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.
8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.
8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.
8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.
8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.
8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.
POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6
Leo Coppens
Padre Coppens (nato a Volkel in Olanda nel 1909) all'epoca della realizzazione di queste opere a tematica agostiniana era Provinciale della Provincia Belga. Passando da Milano di ritorno dal Capitolo Generale di Roma ebbe l'intuizione di un grande ciclo per la chiesa di S. Rita.
Padre Leo Coppens nel 1959 partecipò a un concorso per rivestire con mosaici il catino dell'abside e dell'arco trionfale del Santuario agostiniano di santa Rita da Cascia a Milano. I suoi bozzetti furono preferiti per la efficacia del messaggio grafico che sapeva creare un'atmosfera spirituale squisitamente agostiniana.