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PITTORI: Giovan Pietro da Cemmo

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa<

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

GIOVAN PIETRO DA CEMMO

1498

Cremona, Archivio Storico Diocesano codice XVIII

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La miniatura appartiene ad un antifonario agostiniano della fine del Quattrocento. Faceva parte del gruppo di libri corali del monastero agostiniano di Cremona. il frontespizio dell'opera è riccamente dipinto e presenta una bella scena dove è descritto l'ingresso di Gesù a Gerusalemme sul dorso un asino nella festa delle palme che precede la Pasqua ebraica.

Nella cornice della scena principale il miniaturista ha inserito una serie di medaglioni con figure di santi dell'ordine agostiniano. A metà del margine sinistro si può vedere san Nicola da Tolentino, mentre nel margine inferiore è stato raffigurato sant'Agostino.

l'intero corale è stato miniato da un unico artista, la cui mano riconduce senz'altro a Giovan Pietro da Cemmo. Nella miniatura Agostino è raffigurato a mezzo busto secondo stilemi ormai consolidati. Indossa il piviale episcopale ed è riconoscibile con tutti i suoi attributi: la mitra in testa, il bastone pastorale nella mano sinistra e un libro chiuso nella mano destra. Sotto il piviale è ben riconoscibile l'abito nero dei monaci agostiniani. Questa precisazione, molto frequente nelle commissioni agostiniane, sta a significare che l'Ordine agostiniano voleva esprimere la sua origine direttamente da Agostino, di cui seguiva la regola.

 

 

Giovanni Pietro da Cemmo

Giovanni Pietro da Cemmo (nato probabilmente a Cemmo nel XV secolo) è stato un pittore di grande rilievo in Lombardia nel Quattrocento. Alcuni affreschi nella Chiesa di Santa Maria Assunta a Esine sono stati attribuiti a Giovanni Pietro Da Cemmo, così come la Sibilla Persica nella Chiesa di San Rocco a Bagolino. Le notizie sulla vita dell'artista sono assai scarse: si conosce con certezza che fu attivo dal 1474 al 1504 in una vasta area comprendente la bresciana ed il cremonese. Giovan Pietro discende probabilmente da una famiglia di pittori che da Treviglio si stabilirono a Cemmo, in Valcamonica, nel XV secolo e che era conosciuta come De Grechis. Tra i componenti di questa famiglia sono ricordati mastro Ghirardo e mastro Paroto, che nel 1447 firmò un polittico per la pieve di San Siro di Cemmo. Si nota nel suo stile, almeno fino al 1486 una impronta goticheggiante di stampo lombardo-veneto, mentre nell'ultimo periodo compreso tra il 1498 ed il 1504 si rintraccia una influenza di Vincenzo Foppa e del Bramante.