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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Pietro da CemmoPITTORI: Pietro da Cemmo
Magistero universale di sant'Agostino
PIETRO DA CEMMO
1490
Brescia, Libreria del Convento di Santa Barbara
Magistero universale di sant'Agostino
Gli affreschi della volta della Libreria del Convento di Santa Barbara a Brescia denotano una grande capacità compositiva di Pietro da Cemmo che sembra vi abbia lavorato con aiuti verso il 1490 e ricordano il ciclo di Cremona. Nella magnifica rappresentazione del Magistero di sant'Agostino l'artista esprime una grande ricchezza di personaggi e di ambienti, dove riesce a creare un clima di attenzione e di attesa verso le vicende che vedono Agostino protagonista.
Giovan Pietro da Cemmo è uno dei primi artisti che cerca una disamina della vita del santo, probabilmente seguendo la lezione dei cicli iconografici del Quattrocento.
Sant'Agostino è il più grande Padre della Chiesa latina, uomo di passione e di fede, di intelligenza altissima e di premura pastorale instancabile, questo grande santo e dottore della Chiesa è spesso conosciuto, almeno di fama, anche da chi ignora il cristianesimo o non ha consuetudine con esso, perché ha lasciato un'impronta profondissima nella vita culturale dell'Occidente e di tutto il mondo. Per la sua singolare rilevanza, sant'Agostino ha avuto un influsso larghissimo, e si potrebbe affermare, da una parte, che tutte le strade della letteratura latina cristiana portano a Ippona.
Giovanni Pietro da Cemmo
Giovanni Pietro da Cemmo (nato probabilmente a Cemmo nel XV secolo) è stato un pittore di grande rilievo in Lombardia nel Quattrocento. Alcuni affreschi nella Chiesa di Santa Maria Assunta a Esine sono stati attribuiti a Giovanni Pietro Da Cemmo, così come la Sibilla Persica nella Chiesa di San Rocco a Bagolino. Le notizie sulla vita dell'artista sono assai scarse: si conosce con certezza che fu attivo dal 1474 al 1504 in una vasta area comprendente la bresciana ed il cremonese. Giovan Pietro discende probabilmente da una famiglia di pittori che da Treviglio si stabilirono a Cemmo, in Valcamonica, nel XV secolo e che era conosciuta come De Grechis. Tra i componenti di questa famiglia sono ricordati mastro Ghirardo e mastro Paroto, che nel 1447 firmò un polittico per la pieve di San Siro di Cemmo. Si nota nel suo stile, almeno fino al 1486 una impronta goticheggiante di stampo lombardo-veneto, mentre nell'ultimo periodo compreso tra il 1498 ed il 1504 si rintraccia una influenza di Vincenzo Foppa e del Bramante.