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PITTORI: Giovan Pietro da Cemmo

Sant'Agostino e san Nicola da Tolentino

Sant'Agostino e san Nicola da Tolentino

 

 

GIOVAN PIETRO DA CEMMO

1490

Melbourne, Baillieu Library

 

Sant'Agostino e san Nicola da Tolentino

 

 

 

Questa miniatura si trova in un Antifonario la cui realizzazione è attribuita a Giovan Pietro da Cemmo. Il dipinto raffigura sant'Agostino, al centro della scena, con san Nicola da Tolentino e altri santi. Datata al 1480-1490 ca. La miniatura è conservata a Melbourne, alla Baillieu Library e costituisce un foglio erratico acquistato nel 1973 dalla biblioteca australiana in occasione di un'asta di Sotheby nel 1973. Assieme a questa miniatura venne aggiudicato anche un altro lavoro che raffigura il Martirio di san Lorenzo, che presumibilmente deriva da un medesimo codice.

Si trattava probabilmente di un antifonario ad uso dei monaci agostiniani e proviene da Cremona, probabilmente dal locale convento di Sant'Agostino. Lo si può dedurre dalla struttura della miniatura dove alla festa di Ognissanti sono mostrati sette santi a figura intera di cui due sono immediatamente riconoscibili. L'uno di fronte all'altro Agostino e san Nicola da Tolentino, il primo santo dell'Ordine, conversano fra di loro.

Lo stile associa questa miniatura ai lavori eseguiti da Giovan Pietro da Cemmo nei conventi agostiniani di Brescia, Cremona e Crema. E' forse probabile questa miniatura provenga proprio dai numerosi antifonari bresciani di cui al giorno d'oggi resta ben poco.

Se ne conoscono alcune pagine conservate presso la Pinacoteca Tosio Martinengo ed altre presso la Biblioteca Ambrosiana a Milano.

Nella miniatura Agostino indossa il piviale episcopale e è riconoscibile con tutti i suoi attributi: la mitra in testa, il bastone pastorale nella mano sinistra e un libro chiuso nella mano destra. Sotto il piviale è ben riconoscibile l'abito nero dei monaci agostiniani. Questa precisazione, molto frequente nelle commissioni agostiniane, sta a significare che l'Ordine agostiniano voleva esprimere la sua origine direttamente da Agostino, di cui seguiva la regola.

Davanti a lui sta san Nicola da Tolentino con la sua stella appuntata sul petto.

 

 

Giovanni Pietro da Cemmo

Giovanni Pietro da Cemmo (nato probabilmente a Cemmo nel XV secolo) è stato un pittore di grande rilievo in Lombardia nel Quattrocento. Alcuni affreschi nella Chiesa di Santa Maria Assunta a Esine sono stati attribuiti a Giovanni Pietro Da Cemmo, così come la Sibilla Persica nella Chiesa di San Rocco a Bagolino. Le notizie sulla vita dell'artista sono assai scarse: si conosce con certezza che fu attivo dal 1474 al 1504 in una vasta area comprendente la bresciana ed il cremonese. Giovan Pietro discende probabilmente da una famiglia di pittori che da Treviglio si stabilirono a Cemmo, in Valcamonica, nel XV secolo e che era conosciuta come De Grechis. Tra i componenti di questa famiglia sono ricordati mastro Ghirardo e mastro Paroto, che nel 1447 firmò un polittico per la pieve di San Siro di Cemmo. Si nota nel suo stile, almeno fino al 1486 una impronta goticheggiante di stampo lombardo-veneto, mentre nell'ultimo periodo compreso tra il 1498 ed il 1504 si rintraccia una influenza di Vincenzo Foppa e del Bramante.