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PITTORI: Francisco de Goya

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

FRANCISCO DE GOYA

1772

Muel, Santuario della Vergine de la Fuente

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Sant'Agostino è stato raffigurato da Goya con la tecnica della pittura a olio sul muro con una immagine dalla dimensioni di 250x300 cm. Il dipinto fa parte di una serie dove, nei pennacchi, sono stati rappresentati anche gli altri tre Dottori della Chiesa. Agostino è stato raffigurato in posizione frontale, seduto su un trono di nuvole, vestito con l'abito episcopale dal mantello blu, con mitra e pastorale. E' disposto in atteggiamento orante, mentre alza leggermente il viso in estasi. Allarga le braccia con i palmi delle mani rivolte verso l'alto. In questa occasione Gota non ha utilizzato il simbolo del cuore fiammeggiante che di solito lo identifica. Alla sua destra, un angioletto regge il bastone pastorale. Questo pennacchio occupa l'angolo del lato evangelico più vicino all'altare maggiore.

 

L'Eremo della Virgen de la Fuente de Muel è una struttura barocca realizzata nel 1770, le cui fondazioni si appoggiano a diga di epoca romana. Questa costruzione sostituì il primitivo eremo romanico che fu costruito, dopo la conquista cristiana, su una moschea musulmana. L'edificio ha una pianta rettangolare a navata unica, con piccoli altari su entrambi i lati, presbiterio piatto quadrato con un alto coro, coperto da una volta a mezza botte con lunette su archi ribassati. L'intaglio ligneo di Nuestra Señora de la Fuente campeggia sull'altare maggiore ed è databile tra la fine del XIII secolo o l'inizio del XIV secolo.

I quattro pennacchi della cupola che ricoprono la cappella della Vergine sono decorati con pitture murali a olio di Goya, con le figure dei quattro padri della chiesa: san Gregorio Magno, sant'Ambrogio, sant'Agostino e san Gerolamo. Nel 1766 il bacino idrico di Mezalocha scoppiò, producendo una grande piena del fiume Huerva che inondò il primitivo eremo romanico. A motivo dei gravi danni subiti, dovette essere ricostruito nel 1770. Francisco de Goya fu incaricato della decorazione di pennacchi. Durante la Guerra d'Indipendenza, l'eremo fu gravemente danneggiato e nel 1816 si dovette procedere a un restauro. Nel 1900 fu eseguita la costruzione delle torri che fiancheggiavano la facciata occidentale e il portale.

 

 

Francisco de Goya (1746, Fuendetodos - 1828, Bordeaux)

Goya è forse l'artista del passato che più di ogni altro affascina la sensibilità contemporanea. In lui vediamo delle fonti di numerose esperienze artistiche del nostro tempo. La sua arte ha una immensa forza creativa, che ha saputo trascendere le circostanze storiche e geografiche, mostrando una efficace capacità di rispecchiare l'uomo di ogni tempo. Le sue opere spaziano in una grandiosa varietà di soggetti dal sociale al religioso. Francisco Goya, uno dei più grandi pittori spagnoli, nasce il 30 Marzo 1746 a Fuendetodos, un piccolo paese vicino a Saragozza. Nel 1763 Francisco Goya si trasferisce a Madrid, con il sogno di essere ammesso all'Accademia delle Belle Arti di San Fernando. Nel 1769, Francisco Goya, parte per l'Italia e si stabilisce a Roma, dove dipinge con i pittori romani di via Condotti e piazza di Spagna. La fama di Francisco Goya, fra gli obblighi da cortigiano e le sue legittime aspirazioni artistiche, cresce lentamente, ma finalmente, nel 1780, viene accolto "de mérito", come membro della Reale Accademia di San Fernando di Madrid.