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PITTORI: Francisco de Goya

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

FRANCISCO DE GOYA

1772

Remolinos, chiesa di san Giovanni Battista

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La tela dipinta a olio misura 192 x 96 cm e mostra sant'Agostino che china il capo in atteggiamento di preghiera. Sul capo porta una mitra azzurra e il mantello del piviale ha una colorazione gialla con bende azzurre. raccolgie il mantello con la mano sinistra, mentre appoggia sulle gambe il suo bastone pastorale. Un angelo gli fa compagnia reggendo un vassoio. Sullo sfondo si nota una costruzione a forma circolare.

La chiesa di san Giovanni Battista a Remolinos, dove è conservata la tela di Goya, è un edificio barocco nei cui pennacchi sono ospitati quattro ovali dipinti su tela. Una iscrizione nella sua trabeazione documenta che il completamento della chiesa avvenne nel 1782. E' tuttavia possibile che l'ovale di sant'Agostino così come gli altri tre fossero originariamente conservati in altro luogo. Questa ipotesi è stata suggerita da varie considerazioni fra cui la scala ridotta delle figure rispetto al loro posizionamento, i problemi cronologici di ordine stilistico e il sospetto che i dipinti originali siano stati tagliati per adattarli al formato ovale. L'attribuzione a Goya è stato un caso fortuito: nel 1915 l'ovale di sant'Agostino fu staccato dal pennacchio e il parroco don Pablo Aznárez insieme al prete D. José Castro notarono somiglianze con i dipinti di Goya che avevano visto nella Certosa dell'Aula Dei. Portarono il quadro a Saragozza dove fu esaminato da critici d'arte, tra cui Javier García Julián che nel 1923 lo attribuì a Goya.

L'insieme formato dai quattro ovali è senz'altro in stile rococò, sebbene ancora impregnati di tradizione barocca. Lo testimoniano i movimenti e la luminosità delle stoffe, i gesti spettacolari e l'uso delle nuvole sopra i personaggi. Rispetto ai Padri della Chiesa dipinti sui pennacchi dell'eremo della Virgen de la Fuente de Muel, quelli di Remolinos sono considerati più antichi e meno maturi artisticamente, per quanto entrambe le serie si basino su medesimi modelli iconografici. Sotto ciascuna delle quattro figure c'è una scrittura, forse apocrifa, aggiunta per facilitare l'identificazione del santo.

 

 

 

 

Francisco de Goya (1746, Fuendetodos - 1828, Bordeaux)

Goya è forse l'artista del passato che più di ogni altro affascina la sensibilità contemporanea. In lui vediamo delle fonti di numerose esperienze artistiche del nostro tempo. La sua arte ha una immensa forza creativa, che ha saputo trascendere le circostanze storiche e geografiche, mostrando una efficace capacità di rispecchiare l'uomo di ogni tempo. Le sue opere spaziano in una grandiosa varietà di soggetti dal sociale al religioso. Francisco Goya, uno dei più grandi pittori spagnoli, nasce il 30 Marzo 1746 a Fuendetodos, un piccolo paese vicino a Saragozza. Nel 1763 Francisco Goya si trasferisce a Madrid, con il sogno di essere ammesso all'Accademia delle Belle Arti di San Fernando. Nel 1769, Francisco Goya, parte per l'Italia e si stabilisce a Roma, dove dipinge con i pittori romani di via Condotti e piazza di Spagna. La fama di Francisco Goya, fra gli obblighi da cortigiano e le sue legittime aspirazioni artistiche, cresce lentamente, ma finalmente, nel 1780, viene accolto "de mérito", come membro della Reale Accademia di San Fernando di Madrid.