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Percorso : HOME > Iconografia > Tematiche agostiniane > Agostino con san FrancescoTematiche iconografiche agostiniane: Agostino con san Francesco
Francesco riceve le stimmate
AGOSTINO CON SAN FRANCESCO
Francesco nacque nel 1181 da Pietro Bernardone dei Moriconi e dalla nobile Pica Bourlemont, in una famiglia della borghesia emergente della città di Assisi, che, grazie all'attività di commercio in Provenza (Francia), aveva raggiunto ricchezza e benessere. Sua madre lo fece battezzare col nome di Giovanni, dal nome dell'apostolo, nella chiesa costruita in onore del patrono della città, il martire Rufino, cattedrale dal 1036. Tuttavia il padre decise di cambiargli il nome in Francesco, insolito per quel tempo, in onore della Francia che aveva fatto la sua fortuna.
Nel 1204-1205 provò infatti a partire per la quarta crociata: si trattava di raggiungere a Lecce la corte di Gualtieri III di Brienne, per poi muovere con gli altri cavalieri alla volta di Gerusalemme. Partecipare come cavaliere ad una crociata era a quel tempo considerato uno dei massimi onori per i cristiani d'Occidente. Tuttavia, giunto a Spoleto, si ammalò nuovamente. Avrebbe raccontato in seguito di essere stato persuaso alla conversione da due rivelazioni notturne.
I primi anni della conversione furono caratterizzati dalla preghiera, dal servizio ai lebbrosi, dal lavoro manuale e dall'elemosina. Francesco scelse di vivere nella povertà volontaria, ispirandosi all'esempio di Cristo, lanciando un messaggio opposto alla società duecentesca dalla facili ricchezze. Francesco rinunciò alle attrattive mondane, vivendo gioiosamente come un ignorante, un "pazzo" ovvero un "giullare", dimostrando come la sua obiezione ai valori fondanti della società di allora potesse generare una perfetta letizia. In questo senso il suo esempio aveva un che di sovversivo rispetto alla mentalità del tempo.
Nel 1209, quando Francesco ebbe raccolto intorno a sé dodici compagni, si recò a Roma per ottenere l'autorizzazione della regola di vita, per sé e per i suoi frati, da parte di papa Innocenzo III. Dopo alcune esitazioni iniziali, il Pontefice concesse a Francesco la propria approvazione orale per il suo «Ordo fratum minorum».
Durante la notte di Natale del 1223, a Greccio, in provincia di Rieti, sulla strada che da Stroncone prosegue verso il reatino, Francesco rievocò la nascita di Gesù, facendo una rappresentazione vivente di quell'evento. Secondo le agiografie, durante la Messa, sarebbe apparso nella culla un bambino in carne ed ossa, che Francesco prese in braccio. Da questo episodio ebbe origine la tradizione del presepe.
"Povertà", "obbedienza" e "castità" sono aspetti fondamentali della vita di Francesco e dei suoi discepoli. Dopo un primo periodo passato in solitudine, Francesco iniziò a vivere la propria vocazione insieme a dei compagni che volevano imitare il suo esempio. L'umiltà e l'ascetismo al quale si accompagnò l'opera del santo gli valse il nome di Imitator Christi ("Imitatore di Cristo"): da qui inizia l'esperienza della "fraternità", nella quale ciascun membro è dunque un imitator Francisci ("Imitatore di Francesco"), e dunque un imitator Christi.
Le rappresentazioni iconografiche di Agostino con san Francesco
Andrea di Giusto (1425-1450) a Montepulciano, Museo Civico e Pinacoteca Crociani
Bellini Giovanni (1469) a Venezia, Galleria dell'Accademia
Maestro di Los Balbases (1480-1500) a Sitges, Museo Maricel
Palmezzano Marco (1500) a Castrocaro, chiesa di S. Francesco
Cambiaso Luca (1527-1585) a Londra, Courtauld Institute
Maestro di Huejotzingo (1570) a Huejotzingo, Convento di san Michele Arcangelo