Contenuto
Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Conventualismo > Monasteri > Italia > CremaCONVENTI agostinianI: Crema
Chiostro del complesso monastico di Crema
CONVENTO DI S. AGOSTINO A CREMA
La presenza degli agostiniani a Crema è di antica data. Il chiostro del convento, molto ampio e spazioso, risale al Quattrocento, quando venne costruito con i proventi di un lascito testamentario del 1439 di Tommaso Vimercati. I primi lavori erano già iniziati nel 1422 e proseguiranno sino al 1507. A questa data il complesso si articolava in diverse strutture che si erano sovrapposte ed aggiunte al progetto originario ed includeva una chiesa, alloggi e altri locali di servizio. Tra i vari architetti che curarono la costruzione del monastero va senz'altro ricordato Antonio de Marchi.
APPROFONDIMENTI
Il salone Pietro Da Cemmo, ex refettorio agostiniano: lettura dello spazio e degli affreschi di Ester Bertozzi
Crema: religiosi e laici al servizio dell'Osservanza Agostiniana di Lombardia di Walter Venchiarutti
di Nico Ciampelli
Nel 1641 il celebre architetto milanese Richini pose mano a rinnovare la chiesa secondo il nuovo gusto post tridentino. Purtroppo, con le invasioni napoleoniche, la chiesa venne sconsacrata nel 1797 e poi distrutta negli anni 1830-1840. Il convento rimase integro perché venne adibito sia ad Ospedale degli Infermi e sia destinato a caserma per la Cavalleria francese.
Dal 1958 il convento è stato ristrutturato e recuperato ala fruibilità pubblica ed oggi è adibito a museo e biblioteca grazie agli interventi dell'architetto Amos Edallo e della contessa Terni de Gregory. tra le varie opere di pregio conservate nella struttura conventuale va ricordato il pregevole refettorio decorato dal 1498 al 1507 da Giovan Pietro da Cemmo che si trova nel lato sud. Questi affreschi vennero fortunosamente riportati alla luce nel corso degli anni '50 grazie all'interessamento e al finanziamento del Rotary Club Crema.
Al secondo piano è ubicato il Museo Civico, con molte testimonianze archeologiche, cartografiche e musicali, oltre alla pregevole raccolta della pinacoteca.