AGOSTINO D'IPPONA

 

 

 

Durante la sua vita Agostino viaggiò molto. Dall'Africa venne in Italia e una volta ritornato in Africa fece ulteriori viaggi per recarsi dove la sua attività pastorale lo richiedeva.

Numerosissime sono le città africane toccate dai suoi spostamenti, mentre in Italia i luoghi che hanno visto la sua presenza sono fondamentalmente cinque: Roma, dove il santo si trasferì da Cartagine per insegnare retorica agli studenti di quella città. Il suo soggiorno fu comunque breve, poichè gli venne offerta la possibilità di insegnare presso le Scuole Palatine a Milano dove risiedeva l'imperatore.

In questa città conobbe sant'Ambrogio, che nel 387 lo battezzò. La terza località toccata da vivo da Agostino è Cassago Brianza l'antico rus Cassiciacum che il santo ricorda nel nono libro delle Confessioni, dove fu ospite dell'amico e collega di insegnamento a Milano, il grammatico Verecondo, che gli mise a sua disposizione la villa che possedeva nella campagna milanese.

 

Agostino è ritornato in Italia solo dopo la morte: le sue spoglie furono dapprima trafugate a Cagliari nel VI-VII secolo, dove rimasero fino alla seconda decade del dell'VIII secolo. Infine furono trasferite definitivamente a Pavia dal re Liutprando che, secondo la testimonianza di Paolo Diacono, le pagò a caro prezzo.

Oggi riposano da più di mille anni nella Basilica di san Pietro in Ciel d'Oro all'interno di un'urna conservata nell'Arca marmorea che descrive la sua vita e i suoi miracoli.