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la festa di sajòpp a tremoncino

La folla si avvia verso il Mausoleo Visconti lungo il viale di cipressi e le bancarelle di artigiani e commercianti

La gente lungo il viale di cipressi sale al Sepolcreto

 

La festa di Sajòpp

 

Non si sa quando sia cominciata la consuetudine della gente di Tremoncino di riunirsi il 10 maggio sul colle di san Salvatore per festeggiare Sajòpp, ovvero san Giobbe.

Si sa che nel Novecento questa abitudine era ben radicata e dava vita ad una fiera agricola di notevole importanza a cui si associava la benedizione delle "maestà" ovvero delle immagini sacre che sarebbero state affisse nelle case per invocare la protezione divina durante il periodo della coltivazione dei bachi da seta.

San Giobbe, il protettore dei preziosi bachi, veniva ricordato, nel corso della festa, con l'esposizione di un quadro seicentesco che lo raffigurava con la moglie in mezzo a un letamaio (oggi presso la sede dell'Associazione S. Agostino).

Alla festa hanno sempre partecipato anche gli abitanti dei paesi vicini, Renate, Veduggio, Colzano, Bulciago, Nibionno, Cassago lì richiamati non solo dalla fiera agricola ma, probabilmente, anche dal culto ai morti che si conservavano nella chiesetta medioevale di san Salvatore. Queste ossa, dopo la costruzione del Mausoleo Visconti negli anni 1887-1890, furono conservate nel nuovo edifico in due teche all'entrata del piano inferiore.

 

La festa alla fine del Novecento ha conosciuto momenti difficili per la sua perdita di identità e di senso in un mondo che aveva abbandonato il modo di vivere delle campagne. Per molti anni non ha avuto nemmeno più luogo.

 

Nel 2005 un gruppo di ragazzi delle scuole medie ed elementari di Cassago, coordinati dai loro insegnanti e dal prof. Luigi Beretta, hanno avviato una ricerca sui monumenti storici di Cassago fra cui il Mausoleo di San Salvatore. La presentazione dei lavori in una mostra ha riportato alla luce il desiderio di festa che non si era mai sopito, tanto che nel 2006 veniva di nuovo organizzata con successo la festa di Sajòpp. Le molte persone che si sono prestate si sono poi date uno statuto sociale formando l'Associazione degli amici di Sajòpp, che ha come fine quello di valorizzare e salvaguardare le belle tradizioni di Tremoncino e soprattutto quanto questa festa ha rappresentato e rappresenta ancora oggi culturalmente, socialmente e religiosamente per i suoi abitanti.