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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Cinquecento > ActopanCICLo AGOSTINIANo a Actopan
La scala claustrale nel convento di S. Nicola da Tolentino ad Actopan
MAESTRO DI ACTOPAN
1550-1560
Actopan, convento di san Nicola da Tolentino
Episodi della vita di sant'Agostino e santi agostiniani
La scala claustrale che dà accesso al chiostro presenta le pareti completamente affrescate. La parete nord è la meglio conservata, altrettanto interessanti sono le pareti orientale e occidentale. Di minore impatto, anche per le limitate dimensioni, è la parete sud.
Ciascuna parete è suddivisa da fasce a loro volta frammentate in scene definite da arcate e colonne.
A sinistra dell'ingresso alla scala nella fascia bassa sono raffigurati tre personaggi: i cacicchi indigeni di Actopan don Juan de Atopca e Pedro de Izcuincuitlapilco, che indossano vesti bianche, seguono il frate Martin de Fray Asebeido. Sono inginocchiati per venerare l'immagine di Cristo crocifisso posto su un altare. Questa fascia corrisponde al livello che racconta la fondazione e la costruzione del convento. La prima figura che può essere riconosciuta alla destra dell'ingresso è San Giovanni Bono. La fascia superiore successiva ci presenta S. Agostino inginocchiato davanti a san Simpliciano. Una scena simile torna all'angolo, dove troviamo sant'Agostino prostrato davanti al vescovo di Ippona Valerio, che raffigura il progetto di istituire una vita monastica nel palazzo vescovile. La zona inferiore del vano scala termina nella parte centrale dello stesso con il simbolo "IHS".
Nella fascia ulteriormente superiore, che porta alla galleria del chiostro, si può osservare un nuovo ciclo che è dedicato a importanti monaci agostiniani ed è presieduto dalla figura di sant'Agostino. Di seguito troviamo il teologo fra Gerardo de Seine o Bergamo e Fra Pedro Bruniquello. Nel lato nord di questa sezione compaiono Fra Bartolomeo da Urbino, frate Giacomo Ubertino che fu vescovo di Napoli e il frate Paolo da Roma. Sul lato occidentale in successione compaiono Onofrio arcivescovo di Firenze, Alessandro da Sassoferrato e infine l'arcivescovo di Valenza san Tommaso da Villanova.
L'ultima fascia superiore sul lato orientale comincia con la figura del patriarca Esteban Mora con al centro un grande scudo agostiniano. Poco discosto è dipinta l'immagine di fra Dionisio de Murcia. Nel lato nord scopriamo il cardinale Bonaventura con al centro San Guglielmo Duca d'Aquitania, la cui vita è stata descritta in diverse pagine di un libro di Alonso Orozco stampato a Siviglia nel 1551. Il lato nord termina con la celebre figura del Priore Generale Egidio Romano, discepolo di S. Tommaso. La parete occidentale inizia con la figura del vescovo Fra Guillermo Vecchio di Firenze, seguita da Fra Alonso de Toledo, che fu Arcivescovo di Siviglia mentre l'ultimo personaggio affrescato è il frate Gerolamo Napoli, medico e vescovo. Il lato sud di questa fascia superiore presenta lo stemma di san Nicola Tolentino, tra Pater Augustinus e san Simpliciano, che a Milano fu uno dei personaggi, come attestano le Confessioni, che ebbe intensi rapporti con Agostino.
In cima alla scala, nelle lunette, scopriamo quattro santi legati alla spiritualità di Agostino e sono: santa Monica, san Nicola da Tolentino (entrambi in ginocchio davanti ad un altare), san Girolamo e la santa Maddalena, che incarnano la vita contemplativa e la penitenza. La chiave iconologica di questo imponente programma sta nel fregio che contiene un'iscrizione in latino: "Isti sunt viri sancti quos elegit dominus in Charitate non Ficta o dottrina fulgit ecclesia ut sol et luna".
La chiesa e il relativo convento di san Nicola di Tolentino che si trova nella città di Actopan in Messico sono sicuramente uno dei più importanti monumenti storici che si trovano nello stato di Hidalgo. Architettonicamente è senz'altro uno dei migliori esempi dell'arte spagnola coloniale del Cinquecento.
L'intera struttura costruita al centro della città, si sviluppa su una superficie rettangolare di 285 metri per 190 metri. La sua fondazione risale al 1546, quando era provinciale dell'Ordine Fra Alonso de la Veracruz. Nel 1573 l'intero insediamento agostiniano era stato completato e comprendeva la chiesa, una cappella aperta, il convento, le stalle e il frutteto. Lo stile degli edifici è composito e rivela una combinazione di stili Plateresco, moresco, mudéjar, gotici, romanici e rinascimentali.
Nella tromba delle scale, come descritto sopra, enormi dipinti esaltano i personaggi agostiniani: si tratta dei generali dell'Ordine, insegnanti, intellettuali, famosi per i loro scritti, santi.
Con l'applicazione delle riforme della Rivoluzione l'edificio e i suoi terreni sono stati venduti e anche la cappella aperta fu ceduta nel 1873 a Carlos Mayorga per un importo di 369 pesos. Utilizzato come ospedale e caserma, nel 1927 iniziarono i lavori di restauro che la trasformarono in casa culturale, ospedale, scuole primarie. Nel 1933 fu dichiarato monumento storico e artistico e l'architetto Luis Mac Gregor iniziò a lavorare al consolidamento delle arcate del chiostro superiore. Tra il 1977 e il 1979 vengono rimossi gli spessi strati di calce che coprono il murale.
La chiesa è dedicata a san Nicola da Tolentino e la sua facciata è rivestita interamente in pietra rosa finemente intagliata in stile plateresco con molti elementi di arte rinascimentale. A sinistra della chiesa sorge una cappella aperta, con volta a botte, in muratura, che misura 17,5 metri di larghezza e più di 12 di alta. A destra venne costruita un'alta torre quadrangolare di campane, con finestre e pinnacoli che ricordano l'arte moresca, alta circa 38 metri.
Il Portale dei pellegrini del convento di san Nicola da Tolentino presenta tre arcate sostenute da pilastri di spessore rinascimentali e al suo interno conserva ancora alcuni affreschi originali che rappresentano una parte della vita di sant'Agostino di Ippona, la fondazione dell'ordine dei frati, e l'attività religiosa, la preghiera, la penitenza e di studio, e la sua predicazione nella Sierra de Hidalgo.
Il chiostro è una combinazione di stile gotico e rinascimentale e al centro c'è una piccola fontana. Nel chiostro basso troviamo archi e contrafforti, mentre nel chiostro alto le arcate sono semicircolari su colonne toscane. La scala che collega i due chiostri è decorato da affreschi. Le figure di alcuni personaggi sono stati copiati dalle piccole stampe di un libro scritto dal Beato Alonso Orozco stampato a Siviglia nel 1551.
La camera De Profundis è stata dipinta con grandi affreschi che raffigurano la fondazione dell'ordine degli Agostiniani e la vita dei monaci.