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CICLo AGOSTINIANo a Actopan

Fra Jacopo da Firenze arcivescovo di Firenze nel convento di S. Nicola da Tolentino ad Actopan in Messico

Fra Jacopo da Firenze arcivescovo di Firenze

 

 

MAESTRO DI ACTOPAN

1550-1560

Actopan, convento di san Nicola da Tolentino

 

Fra Jacopo da Firenze arcivescovo di Firenze

 

 

 

La scena raffigura padre Jacopo da Firenze che fu creato vescovo. Il monaco che indossa gli abiti episcopali sopra la tonaca, porta in testa la mitra e con il braccio sinistro regge il bastone pastorale.

Con entrambe le mani tiene aperto un libro sulle ginocchia che sta leggendo con  molta attenzione. Siede su una sedia a forma di trono elegante e signorile, mentre davanti a sé ha un  tavolo con sopra un libro chiuso e un calamaio. La scena si svolge all'interno della sua cella o studiolo.

La scritta parla di questo frate come arcivescovo della città di Firenze.

Tuttavia l'unico arcivescovo fiorentino agostiniano fu un certo Onofrio Visdomini nativo della città.

Maestro in teologia, già vescovo di Volterra, dopo essere stato trasferito alla nuova sede da papa Urbano VI, fece il suo ingresso in città all'inizio di marzo del 1389. A testimoniare la sua vita pastorale rimangono ancora oggi i Beneficiali dell'Archivio Arcivescovile, vale a dire gli atti della visita pastorale che condusse nelle chiese più povere della città già a partire dall'inizio del suo episcopato.

Nel corso dello scisma d'Occidente egli parteggiò per gli antipapi Clemente VII e Benedetto XIII, l'ultimo dei quali aveva cercato di guadagnarsi l'appoggio della città, incoraggiato dall'atteggiamento della Signoria.

Visdomini, per quanto non propriamente scismatico, ebbe il torto di non aver preso una posizione netta, per cui non tardarono le accuse nei suoi confronti da parte del pontefice Bonifacio IX. Facendo propri alcuni sospetti sul suo conto, il papa lo trasferì alla sede di Comacchio e lo fece deporre forzatamente nell'anno 1400 dal Capitolo del Duomo a causa della sua ostinazione a non abbandonare Firenze.

 

La chiesa e il relativo convento di san Nicola di Tolentino che si trova nella città di Actopan in Messico sono sicuramente uno dei più importanti monumenti storici che si trovano nello stato di Hidalgo. Architettonicamente è senz'altro uno dei migliori esempi dell'arte spagnola coloniale del Cinquecento.

L'intera struttura costruita al centro della città, si sviluppa su una superficie rettangolare di 285 metri per 190 metri. La sua fondazione risale al 1546, quando era provinciale dell'Ordine Fra Alonso de la Veracruz. Nel 1573 l'intero insediamento agostiniano era stato completato e comprendeva la chiesa, una cappella aperta, il convento, le stalle e il frutteto. Lo stile degli edifici è composito e rivela una combinazione di stili Plateresco, moresco, mudéjar, gotici, romanici e rinascimentali.

Nella tromba delle scale, come descritto sopra, enormi dipinti esaltano i personaggi agostiniani: si tratta dei generali dell'Ordine, insegnanti, intellettuali, famosi per i loro scritti, santi.

Con l'applicazione delle riforme della Rivoluzione l'edificio e i suoi terreni sono stati venduti e anche la cappella aperta fu ceduta nel 1873 a Carlos Mayorga per un importo di 369 pesos. Utilizzato come ospedale e caserma, nel 1927 iniziarono i lavori di restauro che la trasformarono in casa culturale, ospedale, scuole primarie. Nel 1933 fu dichiarato monumento storico e artistico e l'architetto Luis Mac Gregor iniziò a lavorare al consolidamento delle arcate del chiostro superiore. Tra il 1977 e il 1979 vengono rimossi gli spessi strati di calce che coprono il murale.

La chiesa è dedicata a san Nicola da Tolentino e la sua facciata è rivestita interamente in pietra rosa finemente intagliata in stile plateresco con molti elementi di arte rinascimentale. A sinistra della chiesa sorge una cappella aperta, con volta a botte, in muratura, che misura 17,5 metri di larghezza e più di 12 di alta. A destra venne costruita un'alta torre quadrangolare di campane, con finestre e pinnacoli che ricordano l'arte moresca, alta circa 38 metri.

Il Portale dei pellegrini del convento di san Nicola da Tolentino presenta tre arcate sostenute da pilastri di spessore rinascimentali e al suo interno conserva ancora alcuni affreschi originali che rappresentano una parte della vita di sant'Agostino di Ippona, la fondazione dell'ordine dei frati, e l'attività religiosa, la preghiera, la penitenza e di studio, e la sua predicazione nella Sierra de Hidalgo.