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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Cinquecento > De WayereCICLo AGOSTINIANo di Matteo de Wayere a Lovanio
Agostino in estasi davanti alla Trinità
MATTEO DE WAYERE
1538-1543
Le Misericordie del Coro di Santa Gertrude a Lovanio
Agostino in estasi davanti alla Trinità
La scultura sembra la copia di un quadro: l'artista ha preferito uno stile poco realistico. La cattedra di Agostino è ornata da due medaglioni rinascimentali e la tavola a sinistra è carica di libri. Un cero vi arde. L'ambiente è quello del suo studio, dove medita con le braccia ripiegate sui libri e lo sguardo lontano. Sulla sinistra è scolpito un grande cerchio che sta a significare la mandorla, ovvero la gloria con la quale i miniaturisti medioevali e i pittori disegnavano ordinariamente la Trinità. La serie delle misericordie di Louvain termina così con una delle scene più tradizionali della iconografia agostiniana.
D. Augustinus in intentissimo Dei amore positus ter a Domino interrogatur: 'Augustine amas me ? ' Cum ille: ita amo Te, ut si ego Deus forem, vellem ego fieri. Il dialogo è tratto da Giovanni XXI e ricorda l'interrogatorio di Pietro.
Si legge anche che un uomo di molta pietà in un'estasi vide tutti i santi, ma per quanto cercasse, non riusciva a vedervi S. Agostino. Ne domandò la ragione ed il santo cui si era rivolto gli disse: - Agostino è nel più alto dei cieli e contempla la Santissima Trinità.
JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea, 9
CORNELIUS LANCELOTZ, Vita Augustini, Anversa 1616
C'è un misterioso processo che avviene in Dio. Il Vangelo ci dice che Gesù di Nazareth era il Figlio di Dio. Ma che cosa significa? Che cosa vuol dire che Cristo e il Padre sono uno solo? L'interezza del messaggio cristiano sta proprio in questa unità, che si realizza sulla croce, grazie alla morte di Gesù, in quanto uomo. A questo proposito l'intelletto umano può trovare solo analogie. E il genio di Agostino ha esposto, in quindici analisi incredibilmente valide, il suo modo di approssimarsi a questo mistero dell'incarnazione di Dio e dello Spirito Santo. Di questi 15 libri possiamo qui prenderne in esame solo uno, e anch'esso solo per brevi cenni. Che cosa c'è di più misterioso dell'incarnazione di Dio?
D'altra parte fuori di te non esisteva nulla, da cui potessi trarre le cose, o Dio, Trinità Una e Trinità trina. Perciò creasti dal nulla il cielo e la terra ... Tu sei onnipotente e buono, per fare tutto buono, il cielo grande, come la piccola terra. C'eri tu e null'altro.
AGOSTINO, Confessioni 12, 7, 7