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CICLo AGOSTINIANo di Matteo de Wayere a Lovanio

Agostino fonda un monastero e dà la Regola, particolare dal Coro della chiesa di santa Gertrude a Lovanio

Agostino fonda un monastero e dà la Regola

 

 

MATTEO DE WAYERE

1538-1543

Le Misericordie del Coro di Santa Gertrude a Lovanio

 

Agostino fonda un monastero e dà la Regola

 

 

 

Lo stile e la concezione complessiva della scena ci riportano al medioevo. Agostino, vestito da vescovo, il solo personaggio rappresentato, tende un libro aperto, probabilmente la sua Regola e con l'indice sottolinea un passaggio del testo. Davanti a lui c'è una chiesa gotica in scala ridotta con il tetto a spiovente e un piccolo campanile. La porta d'entrata è grandissima e aperta e lateralmente se ne apre un'altra: i loro frontoni sono gli unici elementi gotici che ne caratterizzano lo stile.

 

388.  A Tagaste fonda un monastero.

Cominciò vendendo tutti i suoi beni e dando gli incassi ai poveri. Poi lui ed i suoi amici si ritirarono nel suo appezzamento di terreno, che già era stato alienato, per condurre una vita comune in povertà, in preghiera, e nello studio della letteratura sacra. Il libro De diversis quaestionibus octoginta tribus è il frutto delle riunioni tenute durante questo ritiro, nel quale scrisse anche il De Genesi contra Manichaeos, il De magistro ed il De vera religione. Certamente, il monachesimo non nasce con Agostino, tant’è che nel secondo soggiorno romano egli si ferma per diversi mesi nella capitale probabilmente per visitare - come ha fatto anche a Milano - i numerosi monasteri che vi prosperano, per studiarli, per sperimentarne la vita comunitaria, per studiare le norme che ne regolano la vita interna: l’intento è di raccogliere quanti più dettagli possibili per poi servirsene nel momento in cui sarà pronto a costituire il suo primo monastero una volta di ritorno in Africa.

Di essi, con ammirazione, così scrive: «Ho visto io stesso un cenacolo di santi, e nemmeno pochi, a Milano, di cui era superiore un sacerdote, persona ottima e dottissima. Pure a Roma ne ho visti parecchi, in ciascuno dei quali è preposto, a quelli che vi abitano in cristiana carità, santità e libertà, uno che spicca su tutti per gravità, prudenza e scienza divina» . Agostino cura personalmente la formazione culturale e spirituale dei suoi monaci. A riprova di ciò abbiamo l’opera Le Ottantatre diverse questioni, che contiene le domande dei monaci e le risposte di Agostino.

Egli non è uno studioso da tavolino dell’ideale della vita religiosa, ma un uomo che la vita monastica la vive in prima persona e proprio per tale motivo è in grado di scriverne l’esperienza. Ciò spiega anche la modernità dell’ideale monastico di Agostino, che, con grande equilibrio e realismo, sa tenere in piedi l’austerità e la moderazione

 

Io ho amato ardentemente questo ideale e con tutte le mie forze esorto gli altri a seguirlo, ed ho con me fratelli che si sono decisi ad abbracciarlo per l'opera del mio ministero.

AGOSTINO, Lettera a Ilario

 

Fatto prete, subito istituì un monastero accanto alla chiesa e cominciò a vivere con i servi di Dio secondo il modo e la norma stabiliti al tempo degli apostoli.

POSSIDIO, Gesta Augustini