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CICLo AGOSTINIANo a Deauville

Vetrata che ricorda la deposizione della prima pietra della chiesa nel 1864

Vetrata che ricorda la deposizione della prima pietra della chiesa nel 1864

 

 

CHARLES CHAMPIGNEULLE

1829-1831

Deauville, chiesa di sant'Agostino

 

Episodi della vita di Agostino

 

 

 

Un interessante ciclo di episodi della vita di sant'Agostino è narrato nelle vetrate della chiesa di sant'Agostino a Deauville, opera del vetraio parigino Charles Champigneulle. Questo edificio risale alla seconda metà dell'Ottocento e, come è illustrato nella vetrata a fianco, i lavori vennero avviati solennemente il 30 agosto 1864 quando il duca di Morny pose solennemente a Deauville la prima pietra di una nuova chiesa da dedicare a S. Agostino. L'edificio venne eretto su un terreno donato nove giorni prima dalla Corporazione Reale della città. Costruito dagli architetti Desle-François Breney e Anatole Jal al centro di un grande giardino recintato, l'edificio fu consacrato il 30 luglio 1865 dal vescovo di Bayeux.

La chiesa fu oggetto fra il 1929 e il 1931 di un ampio progetto iconografico che arricchì la sua decorazione. Ancora oggi troviamo due cicli di affreschi dedicati a sant'Agostino e san Lorenzo che occupano le pareti tra le colonne e le alte finestre. Il cimitero della chiesa venne previsto al di fuori dei confini della città nuova, sulle alture del Monte Canisy.

Lo stile architettonico riflette il gusto di quel tempo che prediligeva l'eclettismo. Il campanile ad esempio offre una frammistione di stile gotico e romanico, la navata si prolunga in un abside semicircolare mentre due navate scandite da contrafforti ricordano le basiliche paleocristiane. La navata è illuminata da aperture ad arco forate superiormente. Esteriormente prevale il mattone policromo assieme alla pietra calcarea che fu usata per il portale dove si trova, nel timpano, anche la statua di sant'Agostino dello scultore Jules Franceschi.

Il ciclo della vita di Agostino venne realizzato per le alte e slanciate finestre della chiesa in occasione dei lavori di abbellimento progettati fra il 1929 e il 1931. Si tratta di una ricca serie di scene che trattano quasi esclusivamente episodi narrati nelle Confessioni di Agostino e talora, nel soggetto raffigurato, ripropongono, sia pure con una originale interpretazione, precedenti impostazioni iconografiche di autori principalmente seicenteschi.

 

 

 

 

Charles François Champigneulle

Nato a Metz nel 1820, Champigneulle fu un notevole maestro vetraio e industriale francese dell'Ottocento. Nel 1861 fondò a Metz uno stabilimento di sculture religiose in ceramica e sette anni dopo rilevò la famosa casa di pittura su vetro di Laurent-Charles Maréchal. Quest'ultima diventerà così la casa "Maréchal et Champigneulle". Charles Maréchal gli era amico e gli offrì tutte le sue conoscenze artigiane nella tecnica del restauro restauro e nella creazione delle vetrate. Nel 1872 dopo l'annessione di Metz alla Germania, Champigneulle trasferì i suoi stabilimenti a Bar-le-Duc. Charles Maréchal estende il bacino di utenza di Bar-le-Duc all'estero, il che conferisce all'azienda e ai suoi lavoratori lo status di azienda di fama internazionale. L'azienda raggiunse una fama internazionale e la sua produzione di vetrate colorate era assai rinomata e ricercata. Charles François Champigneulle morì a Savonnières-devant-Bar nel 1882 lasciando l'azienda nelle mani di Emmanuel Champigneulle suo figlio minore. Il primogenito Louis Charles Marie Champigneulle (1853-1905) fondò nel 1881 un'importante filiale dell'azienda a Parigi. Suo figlio Charles Marie Champigneulle (1880-1908), architetto e maestro vetraio, continuò l'attività di famiglia, che proseguì con il nipote Jacques Charles Champigneulle (1907-1955), anch'egli maestro vetraio, attivo dal 1928 al 1952 in collaborazione con il pittore Jean Dupas (1882-1964).