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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Ottocento > DeauvilleCICLo AGOSTINIANo a Deauville
Agostino ordinato sacerdote a Ippona
CHARLES CHAMPIGNEULLE
1829-1831
Deauville, chiesa di sant'Agostino
Agostino ordinato sacerdote a Ippona
L'affollatissima scena presenta l'episodio della ordinazione presbiterale di Agostino. Agostino venne ordinato sacerdote da Valerio nell'391 a Ippona su acclamazione del popolo: Agostino non pensava di diventare sacerdote e, per paura dell'episcopato, scappava anche dalle città nelle quali era necessaria un'elezione. Ma un giorno, essendo stato chiamato ad Ippona da un amico, stava pregando in una chiesa quando un gruppo di persone improvvisamente lo circondarono, lo consolarono ed implorarono Valerio, il vescovo, di elevarlo al sacerdozio; nonostante i suoi timori, Agostino fu ordinato nel 391.
Il novello sacerdote considerò la sua ordinazione come una ragione in più per riprendere la vita religiosa a Tagaste e Valerio la approvò così entusiasticamente che gli mise a disposizione delle proprietà della chiesa, autorizzandolo a fondare un monastero.
La scena si svolge all'interno di una grande edificio con colonne: è senz'altro una chiesa, dove si accalca una grande folla che acclama con le mani rivolte verso l'alto. Il vescovo Valerio in piedi impone le mani su Agostino inginocchiato a terra con un nimbo che gli avvolge il capo. Agostino è presentato al vescovo da un personaggio, forse un suo amico.
In quel tempo esercitava l'ufficio di vescovo nella comunità cattolica di Ippona il santo Valerio. Mentre egli un giorno parlava al popolo di Dio circa la scelta e l'ordinazione di un prete e l'esortava in proposito, perché così richiedeva la necessità di alcune persone, che conoscevano la dottrina di Agostino e i suoi propositi, gettategli le mani addosso, lo tennero fermo e, come suole accadere in casi del genere, lo consacrò sacerdote, mentre tutti unanimi in quel proposito chiedevano che così si facesse. Infine la cosa si compì secondo quanto voleva il desiderio del popolo.
POSSIDIO, Gesta Augustini 4, 1
Charles François Champigneulle
Nato a Metz nel 1820, Champigneulle fu un notevole maestro vetraio e industriale francese dell'Ottocento. Nel 1861 fondò a Metz uno stabilimento di sculture religiose in ceramica e sette anni dopo rilevò la famosa casa di pittura su vetro di Laurent-Charles Maréchal. Quest'ultima diventerà così la casa "Maréchal et Champigneulle". Charles Maréchal gli era amico e gli offrì tutte le sue conoscenze artigiane nella tecnica del restauro restauro e nella creazione delle vetrate. Nel 1872 dopo l'annessione di Metz alla Germania, Champigneulle trasferì i suoi stabilimenti a Bar-le-Duc. Charles Maréchal estende il bacino di utenza di Bar-le-Duc all'estero, il che conferisce all'azienda e ai suoi lavoratori lo status di azienda di fama internazionale. L'azienda raggiunse una fama internazionale e la sua produzione di vetrate colorate era assai rinomata e ricercata. Charles François Champigneulle morì a Savonnières-devant-Bar nel 1882 lasciando l'azienda nelle mani di Emmanuel Champigneulle suo figlio minore. Il primogenito Louis Charles Marie Champigneulle (1853-1905) fondò nel 1881 un'importante filiale dell'azienda a Parigi. Suo figlio Charles Marie Champigneulle (1880-1908), architetto e maestro vetraio, continuò l'attività di famiglia, che proseguì con il nipote Jacques Charles Champigneulle (1907-1955), anch'egli maestro vetraio, attivo dal 1928 al 1952 in collaborazione con il pittore Jean Dupas (1882-1964).