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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Quattrocento > CremonaCICLo AGOSTINIANo di Giovan Pietro Da Cemmo a Cremona
Visita di Agostino al monaco Simpliciano
GIOVAN PIETRO DA CEMMO
1498-1504
Cappella del SS. Sacramento in S. Agostino a Cremona
Visita di Agostino al monaco Simpliciano
La visita a Simpliciano eremita è talora raffigurata a partire dal XIV secolo indifferentemente davanti o dopo la scena del giardino e il battesimo. Lo troviamo a Pavia e a Gubbio. La scena di Agostino vestito da eremita che va a domandare dodici fratelli a Simpliciano perchè l'accompagnino in Africa, si ritrova nella Historia Augustini, nel manoscritto di Firenze e anche a Gerusalemme.
Un grazioso panorama che si intravede da una arcata allarga la scena e dà maggiore spaziosità all'ambiente. E' il secondo affresco che vede Agostino e Simpliciano che appaiono come figure magre e ascetiche. Gli affreschi successivi purtroppo sono andati perduti.
In un'ora in cui la lotta tumultuava più violenta che mai nel suo spirito, gli fu additato da Simpliciano, con quale fermezza e risolutezza il celebre rètore Mario Vittorino avesse superato, alla fine, tutti gli impedimenti che si erano frapposti alla sua entrata nella Chiesa, e un'altra volta un amico gli narrò la vita di austero ascetismo dell'anacoreta Antonio e di altri monaci e romiti. Quella fu per lui l'ora della decisione. Secondo le leggende medioevali, Agostino durante il suo soggiorno milanese avrebbe visitato e conosciuto il cenobio eremitico che faceva capo a Simpliciano. Colpito dalla vita dei monaci avrebbe chiesto a Simpliciano di concedergli qualche frate da portare in Africa per diffondere anche nel suo paese natale quello stile di vita. La leggenda medioevale intendeva sottolineare la diretta continuità del modello monastico dell’età agostiniana con le esperienze e la vita che conduceva l’Ordine agostiniano costituito nel 1256.
San Simpliciano svolse lo stesso ruolo nell'esperienza religiosa di Agostino da Ippona, che grazie a lui fu spinto alla carriera religiosa. Il rapporto tra i due fu sempre costante e attivo anche sotto l'aspetto intellettuale ed epistolare, in particolare da quando Agostino si trasferì nella propria sede episcopale africana di Ippona.
Ti sei degnato, o padre Simpliciano, di sottopormi apertamente la più gradita e delicata delle tue domande. Se mi rifiutassi di rispondere sarei non solo maleducato ma addirittura ingrato. Mi sono già occupato a trattare e scrivere qualcosa sulle difficoltà desunte dall'apostolo Paolo che tu mi hai proposto di chiarire. Tuttavia, insoddisfatto dell'indagine e della spiegazione precedente, ho approfondito più seriamente e scrupolosamente le parole stesse dell'Apostolo e il loro contenuto dottrinale. Se la loro interpretazione fosse facile e ovvia, neppure tu ti preoccuperesti di indagarle.
AGOSTINO, Le diverse questioni a Simpliciano, 1, 1