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CICLo AGOSTINIANo del Chiostro dei Morti a firenze

Sant'Agostino risana un malato

Sant'Agostino risana un malato

 

 

COSIMO ULIVELLI

1625-1705

Chiostro dei Morti del Convento di S. Spirito a Firenze

 

Sant'Agostino risana un malato

 

 

 

"Nella Trigesima Seconda effigiata dal Bimbacci mirasi S. Agostino infermo, che tocca un malato, e gli dà la salute."

La scena si riferisce ad un episodio miracoloso che vede come protagonista sant'Agostino.

Il santo seduto nel proprio letto vestito da monaco con la tunica nera e prende con la mano sinistra il braccio sinistro del malato. Con la destra alza la mano verso il cielo in segno di richiesta di accoglimento del desiderio di guarigione del malato. Come specifica la scritta "IL PADRE AGOSTINO ESSENDO INFERMO TOCCA UN AMMALATO E GLI DA' LA SALUTE" la scena descrive un miracolo noto che viene talora attribuito al santo. L'episodio viene ricordato da Jacopo da Varagine nella sua Legenda Aurea:

Intanto venne da lui un ammalato a domandargli con insistenza che lo guarisse ed egli rispose:

- Figlio mio, credi tu che se io ne avessi avuto il potere non ne avrei usato prima per me? Ma l'ammalato insisteva dicendo che in una visione gli era stato dato questo comando. Vedendo la sua fede, il santo gli impose le mani e lo guarì.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

Ne parla anche Possidio nella prima biografia del santo.

29. 5. Parimenti, mentre era malato e stava a letto, venne da lui un tale con un suo parente malato e lo pregò di imporre a quello la mano perché potesse guarire. Agostino gli rispose che, se avesse avuto qualche potere per tali cose, in primo luogo ne avrebbe fatto uso per sé. Ma quello replicò che in sonno aveva avuto un'apparizione e gli era stato detto: « Va' dal vescovo Agostino perché imponga a costui la sua mano, e sarà salvo ». Appreso ciò egli non indugiò a fare quel che si chiedeva, e il Signore subito fece andar via guarito quel malato dal suo letto.

POSSIDIO, Gesta Augustini 29, 5

 

Il pittore ha reso questa scena con misurata serenità d'animo in tutti i protagonisti e i comprimari. Al centro si intravede chiaramente la figura di Agostino, in abiti monacali eremitani, che è avvicinato la letto di un ammalato e gli tiene fra le mani il polso. Nello stesso tempo con la mano sinistra è già pronto a invocare l'intercessione divina affinché esaudisca la sua preghiera.

Il malato, disteso sul letto, aiutato da alcuni presenti, cerca di alzarsi al cospetto di Agostino, ma meglio riesce, con l'espressione del viso, a rivolgersi a lui con profonda gratitudine e speranza. Tutto intorno coppie di persone si parlano fra loro a commentare, anche energicamente, l'accaduto.

 

 

Cosimo Ulivelli

Ulivelli (1625-1705) fu un pittore di scuola barocca italiano attivo principalmente a Firenze dove lavorò come allievo del Volterrano. Dipinse gli affreschi che si trovano nella parte superiore della navata della Basilica della Santissima Annunziata a Firenze. Dipinse anche l'abside della abbazia di San Martino in Campo, distrutto durante i restauri degli anni '70 del Novecento.