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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Seicento > PepijnCICLo AGOSTINIANo di Martinus Pepijn ad Anversa
Agostino guarisce un malato
MARTINUS PEPIJN
1626
Ospedale di Santa Elisabetta ad Anversa
Agostino guarisce un malato
L'episodio descritto fa da pendant alla consacrazione: la sua scelta sembra dovuta alla sua destinazione all'interno di un ospedale. Questa volta la lunghezza dell'antina è stata meglio sfruttata da Pepijn che ha dato spazio al letto in altezza con il baldacchino.
Agostino, in costume da canonico, e con un cappellino in testa, è seduto sul letto e pone la mano sulla testa di un bambino malato che è accompagnato da suo padre. Un altro personaggio assiste con le mani giunte. Tutti i personaggi esprimono nel viso una sincera e personale compassione per il povero ammalato. In basso a questa antina si legge la firma dell'autore.
Intanto venne da lui un ammalato a domandargli con insistenza che lo guarisse ed egli rispose:
- Figlio mio, credi tu che se io ne avessi avuto il potere non ne avrei usato prima per me? Ma l'ammalato insisteva dicendo che in una visione gli era stato dato questo comando. Vedendo la sua fede, il santo gli impose le mani e lo guarì.
JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea
29. 5. Parimenti, mentre era malato e stava a letto, venne da lui un tale con un suo parente malato e lo pregò di imporre a quello la mano perché potesse guarire. Agostino gli rispose che, se avesse avuto qualche potere per tali cose, in primo luogo ne avrebbe fatto uso per sé. Ma quello replicò che in sonno aveva avuto un'apparizione e gli era stato detto: « Va' dal vescovo Agostino perché imponga a costui la sua mano, e sarà salvo ». Appreso ciò egli non indugiò a fare quel che si chiedeva, e il Signore subito fece andar via guarito quel malato dal suo letto.
POSSIDIO, Gesta Augustini 29, 5