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Polittico della Certosa: La Vergine e santi
ANTONIO VIVARINI e BARTOLOMEO VIVARINI
1450
Bologna, Pinacoteca Nazionale
Polittico della Certosa: La Vergine e santi
La Tavola nel suo insieme misura 393 x 263 cm. e reca la scritta: "AN. DNI. MCCCCL. HOC. OP. IN. CEPTVM. FVIT. ET. PERFECTVM. VENETIIS. AB. ANTONIO./ ET. BARTOLOMEO. FRIB. DE. MVRANO NI V°. POT. MAX°. OB. MONVMETVM. R. P. D. NI. CAR. OLI S. + ". Nell'ordine inferiore al centro sta la Madonna in trono adorante il Bambino, a sinistra sant'Agostino e San Girolamo, a destra i Santi Giovanni Battista e Nicola; nell'ordine superiore al centro Cristo in Pietà tra due angeli, a sinistra i Santi Pietro e Gregorio Magno a destra Petronio e Paolo. Cominciata e finita a Venezia nel 1450, l'opera fu donata alla chiesa di san Gerolamo alla Certosa di Bologna da papa Niccolò V con l'intenzione di commemorare il servizio del Cardinale Albergati, poi beato. E' il primo lavoro ufficialmente nato dalla collaborazione tra Antonio e Bartolomeo Vivarini. Di Bartolomeo sarebbe il sant'Agostino.
Alcuni critici mettono in dubbio l'attribuzione di sant'Agostino: il nome suggerito è quello di Niccolò Albergati, che si accompagnerebbe a San Girolamo protettore della Certosa di Bologna, a San Giovanni Battista protettore universale dei certosini e a San Nicola di Bari, omonimo giustapposto all'estremità destra. Toscano (1987) ritiene invece corretta l'identificazione con San Lorenzo Giustiniani: eletto patriarca di Venezia da Niccolò V, sarebbe stato proprio lui ad orientare la scelta sui due muranesi.
Numerose sono le opere in cui i due artisti hanno dato una raffigurazione del santo di Ippona: qualche volta è presente da solo, più spesso con altri santi. Lo ricordiamo ad esempio nella Incoronazione della Vergine in S. Pantalone a Venezia, opera del 1444 in collaborazione con Giovanni d'Alemagna, in una Madonna e Santi alla Galleria dell'Accademia di Venezia (1446), nel polittico della Certosa della Pinacoteca Nazionale di Bologna del 1450-1460 circa (riprodotto a fianco). Altri esempi sono noti in uno degli scomparti minori del Polittico in Santa Maria Vetere di Andria, e poi in pannelli di predella: il Matrimonio di Santa Monica (Galleria dell'Accademia a Venezia), la Nascita di Agostino (Courtauld Institute a Londra), Monica converte il marito Patrizio morente (Institute of Art di Detroit), Apparizione dell'angelo (Milano, Collezione privata) e il Battesimo del Santo (Accademia Carrara di Bergamo).