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PITTORI: Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino

Madonna col Bambino e Santi e un giovane donatore presentato da Agostino

Madonna col Bambino e Santi e un giovane donatore presentato da Agostino

 

 

GIOVAN BATTISTA BARBIERI detto il GUERCINO

1616-1617

Bruxelles, Musée Royaux des Beaux-Arts

 

Madonna col Bambino e Santi e un giovane donatore presentato da Agostino

 

 

 

 

Nativo di Cento il Guercino realizzò questa tela che raffigura la Madonna col Bambino e Santi, fra cui Agostino, e un giovane donatore. L'opera risale al 1616-1617 e presenta notevoli dimensioni: 309 x 152 cm. Attualmente l'opera è al Musée Royaux des Beaux-Arts di Bruxelles.

Agostino è stato raffigurato in basso a destra, piuttosto anziano, con tutti suoi paramenti vescovili mentre sta presentando alla Vergine un donatore.

Lo sguardo del santo, piuttosto estatico e contemplativo è rivolto verso l'alto quasi in una azione di supplica alla Vergine che tiene in grembo il Bambino fra due angeli che suonano.

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore. La devozione per la Vergine fu un carattere specifico dell'ordine agostiniano. Già Agostino, nei suoi scritti, esaltò le virtù, affermando inseparabile la sua azione da quella di Cristo e proponendola come modello per tutti i credenti. Agostino si fece veicolo di precisi contenuti dottrinari che ebbero lo scopo di confutare le tesi eterodosse diffuse a quei tempi. Agostino ribadì ripetutamente e con chiarezza i concetti della maternità fisica e insieme divina di Maria nonché la sua verginità, che ne fanno il simbolo della Chiesa, nello spirito vergine, per integrità e pietà, e madre nella carità. Dei tre vangeli sinottici quello che parla più diffusamente di Maria è il Vangelo di Luca. Vi si racconta che Maria viveva a Nazaret, in Galilea e che, promessa sposa di Giuseppe, ricevette dall'arcangelo Gabriele l'annuncio che avrebbe partorito il Figlio di Dio (Lc. 1, 26-38). Ella accettò e, per la sua totale fedeltà alla missione affidatale da Dio, è considerata dai cristiani il modello per tutti i credenti. Lo stesso Vangelo secondo Luca racconta la sua pronta partenza per Ain Karem, per aiutare la cugina Elisabetta, anziana, incinta di sei mesi. Da Elisabetta è chiamata "la madre del mio Signore". Maria le risponde proclamando il Magnificat: « Allora Maria disse: L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.» (Lc. 1, 46)

 

 

Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino

Nativo di Cento, Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino si recò a lavorare a Roma dove ci ha lasciato diverse tele nella Chiesa di S. Agostino, fra le quali un Agostino fra il Battista e Paolo. In un'altra tela conservata al Museo del Prado di Madrid il Guercino ripropone un soggetto assai sfruttato nella iconografia agostiniana: l'episodio dell'incontro sulla riva del mare fra Agostino e un fanciullo che gli fa comprendere la inutilità dei suoi sforzi per comprendere la vera natura della Trinità. L'arte del Guercino, molto plastica e figurativa, si sviluppa nell'ambito del barocco italiano.